Black Metal Night @ B-side, Rende (CS): 19 Aprile 2010
Bene, stasera il B-Side, noto disco-pub di Rende (CS), ospita un'altra serata all'insegna del nostro amato metal, il tutto organizzato da Calabrian Metal Ring; una serata dedita al metal estremo.
La sala concerti non è molto piena ma considerando i banchi di nebbia, per chi viene da fuori città, è comprensibile. Sono le 23:00 quando fanno apparizione sul palco i Forgotten Hope.
I quattro ragazzi di Frascineto (CS) iniziano con il loro Death metal melodico e tecnico permeato qua e là di gothic (chi ha detto Type o Negative?) dando il via ad un po' di headbanging. Il pubblico gradisce i pezzi del loro promo 'Live in Studio 2010', a mio parere ben fatto. Sul palco la band sa il fatto suo; AngelScream (vocalist) riesce a coinvolgere i ragazzi sotto il palco meravigliosamente bene.
Hanno lasciato le cover black metal proposte in passato a favore di pezzi propri, cosa molto ben accetta da chi vi scrive, portando avanti la loro qualità di compositori. Certo non è niente di innovativo ma, d'altronde, fanno semplicemente quello che gli piace e lo sanno fare bene.
L'audio è perfetto e la musica riesce ad avvolgere bene gli avventori, una piccola pecca sta nella mancanza di un secondo chitarrista che renderebbe più corposo il suono dei nostri.
Si raccoglie il pubblico per una dedica al compianto Peter Steele e si chiude la loro esibizione con l'unica cover proposta in scaletta; 'Sadomasochistic' dei Carpathian Forest che scatena un pogo violento.
I Forgotten Hope sono cresciuti parecchio negli ultimi 4 anni e chissà che non ce li ritroveremo a qualche festival estivo.
Il tempo di sistemare alcune componenti della batteria e bere una birretta e ci ritroviamo sul palco i Demonia Mundi, band di Reggio Calabria che propone un sinfonico ed esoterico black metal. Fa da padrona la presenza scenica del frontman con uno 'sgualcito' facepainting ed un lenzuolo sporco di sangue finto.
I nostri partono in quarta facendo scaldare gli animi dei presenti con la loro veloce ritmica, peccato per i problemi audio che hanno colpito il microfono non consentendo di godere appieno degli screaming del vocalist Daemonia; che ha cercato di mettercela tutta. Ci troviamo di fronte ad un gruppo che naviga sull'onda dei primi Cradle of Filth, Anorexia Nervosa e compagnia bella con molte influenze da parte di Steve Sylvester e company, senza proporre nulla di nuovo. A mio parere un esibizione un po' scontata ed a volte noiosa anche se come bravura tecnica dei musicisti siamo ad un ottimo livello.
I pezzi proposti variano un po' da tutta l'ultima parte della loro produzione, dal 2006 ad oggi, da quando si sono spostati in terreni musicali più estremi, più un pezzo inedito, identico agli altri. Una loro esibizione equivale un po' ad una celebrazione esoterica con tanto di presenza di croce rovesciata sul palco, poi fatta girare dal pubblico coinvolto, un cuore di maiale (vero) al quale viene strappato un lembo con un morso ed un immancabile calice pieno di sangue bevuto sotto gli occhi "luccicanti" dei partecipanti.
In fin di conti, come già espresso, non ho trovato nulla di innovativo per il genere, anzi, certe 'celebrazioni' mi hanno portato alla mente decine di concerti simili già visti. A metà esibizione scema l'attenzione della maggior parte dei presenti (età media 20/22 anni) a favore di un ennesima birra e sigaretta.
Non avevo mai visto prima i Demonia Mundi on stage e credo non ne sentirò la mancanza per quel che mi riguarda. Sono bravi, inizialmente coinvolgono un po', ma non vedo niente di entusiasmante oltre una grottesca teatralità.
Finita l'esibizione non si vedeva l'ora di uno "sgranchimento" delle gambe con un giro intorno alla sala, notando che molti hanno seguito questa esibizione preferendo un comodo tavolino che rendersi attivi all'evento.
Passano circa dieci minuti e la sala si riempie per veder presentarsi gli 'ospiti d'onore' della serata i siciliani Guru Of Darkness, fautori di un ottimo black metal di pregevole fattura. Band con Enlil l'ex chitarrista dei catanesi Schizo e membri di varie bands dell'underground italico.
I pezzi proposti sono per la maggior parte presi dal buon 'Mater Meretrix', coinvolgenti e molto diretti, trascinando notevolmente quai tutto il pubblico presente ad interazioni oscure con la band. Non lasciano respiro tra un pezzo e l'altro, un vortice di metallo nero entusiasmante, piacevolmente notevole la partecipazione tra il pubblico e i componenti delle precedenti bands (cosa indispensabile per il sostenimento del nostro sottobosco metal ndr).
Per certi aspetti e da certe pose estetiche Tsade ricorda non poco Hoest dei Taake, seppur con un suo singolare carisma ed un affascinante 'teatralita da psicopatico'.
Cosa dire....se conoscete gia i G.O.D... Sapete l'energia esplosiva di cui dispongono, in altri casi procuratevi il loro album ed andate ad i loro concerti e ne rimarrete soddisfatti!
Peccato che prima della fine dell'esibizione molta gente abbia già lasciato il locale, ma ciò non toglie che venire ne sia valsa la pena!
Al prossimo Live!