LAMIERA - To The Truth



Lamiera - To The Truth (2010 - Autoprodotto)

L'appena terminato 2010 ci lascia un cd promozionale davvero non indifferente.
'To the Truth' dei palermitani Lamiera è una mazzata di thrash metal vecchia scuola! La band capitanata dall'ottimo musicista Emanuele 'Izzy' Bonura (già nei DerGeist e CrimsonWind) propone un promo di sei tracce più un intro con tematiche contro la mafia. 
Ed è dall'intro che si capiscono le intenzioni dei nostri (concettualmente parlando), una frase del compianto magistrato Giovanni Falcone. Le influenze che ho riscontrato durante l'ascolto sono state varie da tutta la scena Thrash Metal d'annata stile Kreator, Forbidden ed Exodus su tutti. 
Partendo dalla title-track si nota la notevole preparazione dei tre musicisti, e personalmente ho apprezzato, tra l'altro, un ottimo lavoro dietro le pelli da parte di Matteo Sollima. Ma attenzione che non parliamo di thrash sparato a mille fine a se stesso, bensì thrash aggressivissimo con in se break melodici, senza rinunciare a basi tecniche di buona fattura. 
'Code of Silence' inizia piacevolmente martellante con riff di Kreator-iana memoria. Nota di merito va alla graffiante voce di Emanuele davvero buona. Qua e là qualche influenza Annihilator-iana che non guasta, anzi, rende il lavoro ancora più interessante. 'The fall of Titan' è uno degli episodi che ho trovato più notevoli (senza togliere nulla al resto). Con cambi di tempo ed una tecnica ben riuscita. 
La successiva 'Layer' per certi riff mi ha portato alla mente gli Slayer. 
Quello che ci tengo a precisare è che anche se parlo di tutte queste varie influenze non voglio essere frainteso, ossia, questa non è una band plagio di nessuno. Sono musicisti con le loro immancabili influenze ma che mettono molto del loro sacco e lo fanno in maniera professionale e con una notevole bravura. 
Troviamo una cover ben fatta 'Piranha' degli Exodus, per poi concludere con 'Für die Wahrheit', pezzo scritto in tedesco e che richiama i prima coverizzati Exodus. 
Tirando le somme un lavoro davvero notevole e degno di nota. La produzione è pressochè perfetta e se pensiamo che questo è solo il promo di una band di recente formazione non oso immaginare cosa ci aspetterà. 
A completare questo racconto contro la mafia in chiave Thrash troviamo l'immagine di copertina che altro non è che una foto concessa da Letizia Battaglia nominata 'la fotografa della mafia'. Un lavoro ben fatto sotto tutti gli aspetti e per iniziare il nuovo anno non c'è niente di meglio. Promossi in pieno!