Collapse - A Mano Armata (2011, Autoprodotto)
Da Firenze arrivano i Collapse, cinque ragazzi scalmanati pronti a demolire le vostre orecchie con un missile Thrash potenziato da contaminazioni Hardcore di stampo americano. La band giunge al primo lavoro con l'EP di quest'anno 'A Mano Armata'.
Se vi viene in mente il film polizieso italiano 'Roma A Mano Armata' avete azzeccato, perchè è proprio da quel film culto che hanno preso spunto. Poi la copertina è presa dalla locandina del suddetto, quindi la cosa è palese. Ma parliamo di questo ottimo e potente dischetto.
Come pezzo iniziale troviamo 'Terminator', inizialmente molto cadenzato ma che dopo qualche secondo di intro parte all'attacco in modo davvero potente ed adrenalinico! Il brano è cantato in italiano e palesa le influenze HC prima citate. La seconda 'Speed Metal From The Grave' ha chiarissime influenze di matrice tedesca, un chiaro esempio di influenza di chi ascolta molto i Sodom, ma mantenendosi a distanza da plagi ed imitazioni, che sia chiaro. Il cantato italiano è scomparso ma la sostanza non cambia. La produzione (o meglio, l'autoproduzione) è in stile con il lavoro. Un suono non molto cristallino, ma è così che un album thrash old school deve essere. Bellissimo il lavoro fatto dal chitarrista solista che si fa ben sentire.
Continua 'The Band Of Mexcal' con un inizio d'assalto, senza fronzoli o attenuanti del caso, solo un pugno diretto in faccia senza chiedere scusa! Ho apprezzato molto i coretti che rendono più energico il tutto. Davvero un ascolto piacevole. Il pezzo ha in se quell'aria ironica e strafottente che nel contesto serve per attrarre a se l'ascoltatore. Si arriva al termine del lavoro con 'Roma A Mano Armata', con tanto di Tomas Milian iniziale. Il pezzo, come il primo, è cantato in italiano, e la violenza è davvero forte. La batteria non smette di calpestare pesantemente per un solo secondo ed il pezzo in se ha tutte le caratteristiche di un pezzo del genere.
Riff taglienti thrash, velocità e tempistiche hardcore e cori d'accompagnamento nei ritornelli che invitano l'ascoltatore a farne parte. Oltre a certi momenti che per certi aspetti mi hanno fatto venire in mente i primi Slayer (piccoli aspetti). Insomma, un EP che ogni amante del thrash dovrà procurarsi a tutti i costi senza alcun indugio. E a me non resta che ringraziare la band per un ascolto davvero ottimo.
Non vediamo l'ora che esca il prossimo lavoro, intanto distruggiamoci con questo!