SERGEANT STEEL - Lovers & Maniacs



Sergeant Steel - Lovers & Maniacs (2011, Refused Records)

Dall'Austria con furore arrivano i rockers Sergeant Steel irrompendo sul mercato con questo buon 'Lovers & Maniacs'. Certo per il genere proposto si potrebbe dire un album uscito con vent'anni di ritardo. Il lavoro comunque è di gradevolissimo ascolto palesando moltissime influenze prese in prestito da mostri sacri come i W.a.s.p., i Bon Jovi, i Motley Crue, Guns'n'Roses ed i Ratt su tutti.
Apre il lavoro 'Hammer Of Love' con un intro da orgasmo (nel senso che si sentono veri orgasmi femminili) per poi partire in piena energia Rock'n'Roll con convincente attitudine ed un'ottima produzione 80's Style. Anche 'Chasing Love' non è male, anzi renderà felicissimi gli adoratori di tali sonorità. Sapete qual è l'unico "problema" di tutto il prodotto? Che non si riesce a trovare qualcosa che possa dir nulla di nuovo.
Mi metto nei panni di chi si aspetta però certe sonorità e soluzioni da un album simile, ma per tutto l'ascolto si ha l'impressione del già sentito, tali sono forti le influenze dalle bands citate in apertura. Nonostante questo vi è da dire che il lavoro è fatto nel migliore dei modi, miscelando tempistiche e ritmiche, davvero pompose, e riff accattivanti e di facile approccio. Tra tutto ho avuto modo di notare anche altre influenze aggiuntive come ad esempio nella ballad 'Still In Love', dove la prima band che viene alla memoria è quella dei Queen. Ma a far ritirare su gli animi ci pensa l'adrenalinica ed antemica 'Taking The World By Storm', davvero attraente e potente. La voce del frontman per certi aspetti ricorda un Axl Rose incattivito e nello stesso tempo un po' più grezzo, a tratti con qualcosa di Jon Bon Jovi.
L'album continua così come descritto con una seconda ballad che ho trovato molto convincente e davvero ben composta 'Miss U Tonite', con quell'aria leggermente southern grazie anche ad un'armonica ad accompagnare le sole chitarre e voce. Passando con la Van Halen-iana 'High On Life' si giunge al termine con l'esplosiva 'Nuts Of Steel' uno dei migliori momenti del disco.
Dovendo tirare le somme vi dirò che il cd a me è piaciuto, nonostante non abbia nulla di nuovo da dire dopo quello che è stato ben detto negli anni d'oro in America, e credo lo riascolterò ancora. Ma, ovviamente, se avete già la testa piena del genere proposto passate avanti e guardate oltre, ma vi avverto, se vorrete organizzare un party selvaggio con alcool a litri e groopies non potrete non mettere questo disco tra la scaletta della serata! This is Rock'n'Roll!