Tornado - Amsterdamn, Hellsinki (2011, Listenable Records)
La Listenable Record ci porta all'attenzione questi olandesi Tornado, come descritto nelle righe di presentazione, "il frutto di una notte di sesso tra Slayer e Motley Crue", affermazione che non nascondo, ha molto suscitato la mia curiosità prima dell'ascolto. Per cui mi accingo velocemente ad una serie di ascolti per la
recensione senza perder tempo.
Questo 'Amnsterdamn, Hellsinki' non delude le mie aspettative, e suona un po' per come avevo immaginato (ad esclusione delle influenze dei Motley Crue, ma più intese come attitudine). Un thrash che prende riferimenti da un po' tutta la scuola americana retta da Slayer, Anthrax e Megadeth (questi ultimi li cito ora e mai più, poichè mi stanno poco simpatici).
Cominciando dalla produzione non posso che parlarne bene, ma d'altro canto si parla di un disco registrato e mixato presso gli Abyss Studios di Mr. Tagtgren, quindi sapete già cosa aspettarvi da questo punto di vista. La musica proposta dalla band trasuda davvero una certa attitudine, oltre ad una notevole preparazione tecnica, per quel che concerne il suonare thrash metal. Pezzi travolgenti e ben composti, inserendo qua e là alcuni spunti personali, e tutto portato avanti da una classica base ritmica adatta al contesto.
Si imprime nel sistema uditivo sin da subito la voce un po' strafottente del frontman, un po' meno i pezzi. Un lavoro che, sono più che sicuro, farà felici la maggior parte dei trhashers amanti della scuola della Bay Area dei tempi d'oro. Da 'Hate worldwide', passando per 'Eugenics' fino alla conclusiva 'Rise, Disciples, Rise' si ha modo di essere investiti da un tornado sonoro ben riuscito. All'interno di tutto, specialmente nella già citata 'Eugenics' si ha modo di trovare alcune piccolissime influenze dai System Of A Down, ma le considererei più alcuni aloni di fondo, magari tratti dagli ascolti background di questi ragazzi. Bellino il piccolo intermezzo melodico 'Noora', peccato per la brevissima durata, ma se mi accingo ad ascoltare certi album, giustamente voglio violenza!
Pezzo che solleverei come "highlight" dell'album è 'Priet Pedophilia' sia musicalmente che come testo. Ma ci tengo a citare anche la compulsiva 'Tunisia Uprising' che in sede live porterà ad un violentissimo pogo.
Se volete un martello per distruggervi allegramente i padiglioni auricolari ed amate il thrash rinfrescato da attitudine Rock'n'Roll dovete procurarvi assolutamente questo lavoro ma non aspettatevi il capolavoro dell'anno!