Hateworld - Another Holocaust (2010, Autoprodotto)
Da Torino arriva un altra realtà italiana dedita a rifocillare la scena Thrash tricolore. Gli Hateworld spuntano nel panorama underground con questo buon Ep 'Another Holocaust' di quattro tracce lo scorso 2010, davvero in modo prepotente, seppur non aggiungendo nulla di realmente nuovo a quanto già detto, ma ripeto per l'ennesima volta, non mi aspetto più innovazioni da nessuno, al massimo credo nell'attitudine e nella passione delle bands.
E proprio di queste due qualità i nostri ne hanno da vendere, e poi sfido io innovare il Thrash Metal dopo tutto quello che le moltitudini di band hanno già detto e ridetto, soprattutto in anni onorevoli passati! Ma passiamo alla proposta di questi violenti piemontesi.
Si parte con 'War In My Eyes' e subito ci si ritrova con un ri-proponimento di un sano thrash d'annata con un cantato grezzo e primitivo, con in se' quella vena sgraziata e grossolana che tanto affascina i thrashers di mezzo mondo. Tempi che cambiano rimanendo sempre ben sostenuti con stacchetti ed articolazioni che fanno sì che la proposta non rimanga ferma ad annoiare. Poco più di due minuti di devastazione.
La title-track inizia con riff killer ed un basso che si fa ben sentire e prepotentemente prende il suo spazio, dove in altre simili occasioni purtroppo viene coperto dalle chitarre. Tempi serrati ed una struttura del pezzo classica per il genere. La produzione rende il sound minimale e diretto, a volte forse un po' troppo grezzo però. A tutti gli effetti l'Ep potrebbe essere scambiato per un prodotto proveniente dagli anni ottanta.
Ma in generale dall'Italia ultimamente si sta riscoprendo una particolare passione per certe sonorità estreme di un trentennio fa. I Nostri fanno parte di quella cerchia di bands che con tanta passione ed attitudine cercano di continuare a dar voce ad un genere che in quell'epoca ha fatto vittime a desta e manca. La base ritmica si mantiene ben salda e non ha pecche da nessuna parte.
'Behind The Mask' ha tempi iniziali un po' più pacati, ma non si fanno attendere tirate spacca ossa che in sede live lasceranno feriti sotto il palco. Più si ascolta il cd più si ha modo di apprezzare la tecnica dei musicisti, d'effetto seppur fondamentalmente semplice e basilare, ma che racchiude in se alcuni contro tempi davvero ben fatti e alcune parti articolate degne dei migliori musicisti thrash di scuola americana. Il basso, come già accennato, prende il suo spazio senza però invadere troppo, lo spazio musicale e le chitarre che si divertono tra un sali scendi di assoli grezzi e feroci, ma sminuiti dalla produzione.
Si arriva al termine di questo breve dischetto con la conclusiva 'The Insane', un tempo cadenzato che per alcuni aspetti farebbe venire alla mente gli intri cadenzati di alcuni pezzi degli Slayer, ma con un sound più grezzo. Un flavour davvero malsano quello regalato dagli Hateworld, degno del titolo della track stessa. Ma si parte all'assalto entro poco tempo continuando la mazzata sonora dove da uno stacco di chitarra si parte per una lieve variazione, vale a dire aggiungendo un po' più di aggressività.
I tempi non rimangono mai gli stessi fissi, così da rendere vario l'ascolto e mostrando sempre una band pronta a distruggere. La produzione a molti potrebbe far ridire, ma i nostri sembra che ci tengano a presentarsi come porta bandiera della vecchia guardia senza volere aggiungere nulla di se, ma solo tenere alta la voce per dar ulteriore linfa vitale al genere.
Per tutti gli amanti del thrash l'ascolto di questo buon 'Another Holocaust' è d'obbligo. Se poi volete a tutti i costi scovare nuove sonorità allora lasciate perdere. Di sicuro promossi, però mi attendo un lieve miglioramento per quel che riguarda il mixaggio e la registrazione.