Enforces - The Executioner (2011, Autoprodotto)
Eccovi a questo giro una giovane realtà estrema proveniente da Viterbo. Parliamo dei thrash / deathsters Enforces, che dopo essersi formati, nel 2008, arrivano alla pubblicazione del demo d'esordio lo scorso 2011, intitolato esplicitamente 'The Executioner'. Già dal titolo si intravede una certa vena violenta, azzeccatissima alla proposta musicale. Ma vediamo i danni che questo cd di tre pezzi riesce a provocare al sistema uditivo.
Si parte con 'Death Prophecy', aperta dal "rumore" di una motosega, non poteva esserci inizio migliore, subito dopo il quale la band impatterà pesantemente contro l'ascoltatore. Un'impatto, a mio avviso, convincente che per certi aspetti mi ha fatto venire in mente i Kreator. Riff taglienti, una batteria che pesta senza pietà ed un basso ben in mostra dal gusto death metal. Un pezzo che si ascolta piacevolmente, dove alla proposta thrasheggiante viene inserito un cantato in growl, anch'esso come il basso prima citato, aggiunge quella vena death così da appesantire il tutto. Ovviamente non aspettatevi nulla di prettamente originale, ma i nostri picchiano duro e lo fanno pieni di convinzione e con grande cognizione di causa.
La seguente 'Damned To Burn' inizia con giri di basso claustrofobici e molto sinistri con una batteria articolata in maniera elementare, dove, poco dopo, ci ritroveremo catapultati in una soluzione sonora che segue la logica del pezzo precedente, ma con in se una velatura death leggermente più marcata. Velatura dovuta sia da basso e growl come già descritto, ma anche da un certo riff-rama che unisce la tagliente ruvidezza del thrash (diciamo pure una via di mezzo tra quello teutonico e quello americano) a spunti tratti dal death europeo. Si arriva ad una parte cadenzata dalla quale i nostri ripartono con rinnovata grinta, oltretutto regalando un mood aggressivo ed avvolgente, senza denigrare un certo gusto per una oscura melodia di fondo, poichè non stiamo parlando di violenza fine a se stessa! Sono pienamente convinto che un'esibizione live degli Enforces lascerà qualche vittima sotto il palco, dovuta al tremendo pogo che la stessa sarà capace di provocare. La produzione è abbastanza riuscita, seppur ritengo che qualche lieve miglioria potesse essere fatta, a livello di resa sonora. Tuttavia il sound risulta bello corposo ed ogni strumentista riesce ad avere il proprio spazio; soprattutto mi fa piacere poter ascoltare come si deve le linee di basso, ben strutturate. Restando in tema di suoni, mi ha piacevolmente colpito l'inserimento di un growl cupo e massiccio in soluzioni musicali poco usuali per il genere. Riuscendo a far differenziare un po' la proposta da altre thrash metal band simili, seppur, ripeto, nulla di nuovo a livello sonoro sia presente. Un growl cupo e nervoso, che in alcuni momenti mi ha fatto venire in mente un mix tra Mark Greenway (Napalm Death) e Chris Barnes (Six Feet Under ed ex Cannibal Corpse, per chi ha vissuto su Marte sino ad oggi), seppur si tratti di "paragoni" da prendere con le dovute distanze!
A concludere la demolizione del vostro sistema uditivo ci penserà la traccia finale, nonchè title track di questo breve ma pesante debutto. Una partenza trita ossa dove un pesantissimo sound vi farà saltare in aria per la potenza emessa. Una terribile"cavalcata" che vi porterà inevitabilmente allo schianto contro un muro sonoro bello massiccio. All'interno troviamo un basso dai suoni possenti e le immancabili rasoiate chitarristiche, seguendo un po' lo stile finora descritto.
Concludendo, un demo che farà piacere ascoltare agli amanti del genere. Ovviamente, come già detto, non troverete nulla di realmente innovativo, ma i nostri riescono a spaccare di brutto e credono in quello che suonano.