RUSTED BRAIN - Juggler



Rusted Brain - Juggler (2010, Autoprodotto)

Formatisi nel 2009 a Varsavia, i Rusted Brain, arrivano alla pubblicazione di questo Ep d’esordio autoprodotto, ‘Juggler’, nello scorso 2010. Vediamo cosa ci propongono questi musicisti polacchi.
Già dall’art work di copertina e dal logo stesso della band è intuibile che i nostri siano dei debitori verso il panorama metal dei favolosi anni ottanta. Si parte con la prima delle quattro tracce presenti, ‘Bloodpath’ dove un basso ben in mostra parte in maniera cupa e soffusa, accompagnato quasi subito dalle chitarre dal sapore inquietante.
Poco dopo si parte con riff killer che vengono sostenuti immediatamente da una base ritmica cattiva, con tempi trattenuti ma non tirati a folle velocità, seppur il pezzo resti aggressivo.
Il genere è un thrash metal molto cazzuto e classico nel suo stile, ottantiano appunto, come inteso qualche riga fa.
Il cantato è abbastanza ruvido ed arrabbiato, e gode di un’ottima interpretazione rabbiosa come ci si aspetterebbe. Forse la durata è un pochino eccessiva (poco più di sei minuti), ma per fortuna siamo lontani dal provare noia. I musicisti si mostrano sin da subito in ottima forma, molto attitudinali ed ispirati. La produzione è adatta al contesto, dove ogni strumento ha il suo giusto spazio ed anche al basso, spesso coperto da tutto in questi casi, viene data la propria dignità.
Segue la title track, ‘Juggler’, un pezzo veloce con riff assassini che vi regalerà un bel momento di headbanging movimentato. Il cantato ha un certa vena morbosa che lo rende particolarmente gradevole, per quanto mi riguarda, ma sono tutti i componenti ad essere ben preparati e ottimamente coordinati. E’ palese che i nostri sono cresciuti a pane e thrash old school, indubbiamente!
Certo non hanno la pretesa di innovare nulla, ma l’attitudine mostrata fa paura ed è elogiabile.
Forse i più saranno un pò stanchi di certe sonorità, fondamentalmente simili da band a band, seppur ognuna cerca di mantenere un piccolo marchio personale, ma chi ama questo genere avrà pane per i propri denti.
Una veloce rullata apre ‘Waiting For Death’, dove sin da subito i tempi sono tirati e violenti, anche se poco dopo ci si ritrova in una smorzata a favore di tempi più trattenuti. Tra le band che hanno influenzato i Rusted Brain ci sono sicuramente i Metallica dei tempi d’oro, i Testament, Kreator, Sodom e certi Slayer più ragionati, un mix, quindi, di influenze in parte dalla scuola teutonica ed in parte dalla scuola a stelle e strisce.
Bello il cadenzamento poco dopo metà pezzo, subito dopo il quale i nostri ripartono alla carica senza fare prigionieri. Gli assoli sono come il genere vuole, molto veloci e d’impatto, ben inseriti e proposti.
Finale lasciato in mano ad ‘Anxiety’, che con chitarre roboanti ed alcuni stacchetti di base ritmica iniziali vi assalterà in maniera molto diretta; seguendo quanto detto fin’ora. Se non siete stanchi del thrash metal di vecchia scuola dovete ascoltare questo buon Ep, a me è piaciuto molto e credo lo continuerò ad ascoltare per un po'!