Humangled - Odd Ethics (2012, Abyss Records)
A due anni di distanza dalla loro ultima uscita discografica (‘Fractal’ del 2010), si ripresentano i toscani Humangled con questo nuovo Ep, ‘Odd Ethics’, edito dall’americana Abyss Records e disponibile dallo scorso 8 Giugno. Quattro tracce che compongono circa un quarto d’ora di musica, ma vediamo meglio.
Partendo dal confezionamento del prodotto, noto che la band ci ha tenuto a curare ogni particolare, realizzando un ottimo lavoro e molto professionale sotto ogni punto di vista. Ben fatto anche l’art work di copertina, semplice ma d’effetto.
Apertura affidata a ‘Needles Of The Blind’, anticipata da un breve intro, dove si parte diretti con una sorta di cavalcata in mid tempos tipicamente death metal. Da subito il cantato prende piede con tutta la sua rabbia e prepotenza. Riff accuminati e massicci la fanno da padroni, con alcuni riferimenti che porterebbero in mente certi Carcass. Ben strutturati i cambi di tempo che rendono vario ed interessante il lavoro, con un certo piglio tecnico, mostrando, oltretutto che non stiamo parlando di giovani musicisti, ma di persone che sanno il fatto loro.
Segue ‘Skinned, To Feel All’, che parte con alcuni stacchetti aggressivi, subito dopo i quali ci si ritrova immersi in un death metal con muri sonori ben eretti dalle chitarre, regalando quell’appeal melodico che non massacra in maniera eccessiva, regalando alcune linee melodiche che donano un certo fascino (ma non pensate al death metal melodico svedese). Interessanti le inserzioni di chitarra pulita che aleggiano nei momenti più cadenzati. Il frontman canta con tutta la sua rabbia, alternando certo scream ruvido a growl profondi e possenti. Spuntano anche alcuni riferimenti di matrice un po' death’n’roll.
La band mostra chiaramente che l’attitudine non gli manca, così come le capacità tecniche, ascoltate i cambi di tempo ottimamente coordinati e vedrete. I riferimenti death’n’roll si fanno più marcati nella seguente ‘Smells Acrid’, dove non mancano alcuni spunti di matrice heavy. Dunque i nostri inseriscono una certa “punteggiatura” varia all’interno delle proprie composizioni, così da non risultare banali, seppur nulla di prettamente innovativo viene proposto.
La produzione è ben riuscita, così da render giustizia ad ogni membro e far fruire il prodotto all’ascoltatore senza intoppi. L’unica pecca che mi pare di riscontrare è una certa mancanza di incisività del vocalist, seppur sia ottimamente preparato e vanti una sua forte energia, tra screams e growls come indicati prima, ma manca quel “di più” che possa far pienamente breccia in chi ascolta. Per il resto non trovo alcun difetto.
In chiusura di cd ci si ritrova davanti ‘Deny Your Creed’, dove soluzioni dal sapore soffuso (ma non soft) si aprono subito a quello che, personalmente, ritengo il pezzo forte dell’Ep, dove i nostri regalano un sound molto aperto a melodie ruvide ed avvolgenti, dove, ancora una volta, si mette in bella mostra la loro ottima preparazione tecnica. Riff feroci, a metà tra i Carcass e la scuola americana, ma mai fini a se stessi, una base ritmica che tranquillamente passa da attacchi trita ossa a cadenzate e qualche simil cavalcata.
Una band che ha un suo affiatamento interno e lo si nota. Oltre che una grande passione ed attitudine non da poco! Certe trovate chitarristiche di matrice heavy, anche qua, emergono in piccoli frangenti, rendendo non banale l’operato dei nostri.
Tutti i pezzi, comunque, c’è da dire che risultano intensi, lasciando al fruitore un’ascolto molto pieno ed avvolgente, come una morsa piacevolmente distruttiva. Come da titolo (‘Odd Ethics’), gli stessi risultano con una certa “disparità” sonora, cioè, le loro composizioni, risultano, per certi aspetti, dall’approccio discostante. Per spiegarmi meglio, in certi momenti, i cambi di tempo e tutta la proposta in se, risulta vagamente “asimmetrica”, cosa che paradossalmente, intriga e rende leggermente psicotico l’ascolto. Un quarto d’ora intenso che si fa ben sentire e si farà ricordare, visto che appena finisce l’ascolto viene voglia di premere nuovamente il tasto ‘play’.
Se questo Ep è un’anticipazione di un loro nuovo futuro album, non possiamo che attenderci un buon lavoro. Gli Humangled riemergono dopo due anni di assenza dal mercato mostrandosi sempre in ottima forma e con le idee chiare su cosa vogliano proporre, proponendolo con sana attitudine e convinzione! Se amate il death metal procuratevi questo Ep ed avrete un buon pane per i vostri denti!