The Sickle - Get Bigger Last Longer (2012, Autoprodotto)
Ritornano sul mercato i padovani The Sickle con questo nuovo (e secondo) album 'Get Bigger Last Longer', vediamo cosa hanno da proporre i nostrani punk rockers.
L'album non ha bisogno di un'analisi prettamente track by track, poichè si snoda lungo undici pezzi tutti sulla stessa linea stilistica, ovvero quel punk rock con sonorità molto pop. Per intenderci meglio, una miscela di spunti presi in prestito dai Green Day, Blink 182 ed in alcuni momenti qualche influenza che rimanda alla memoria certi Sum41 e in certi frangenti agli Off Spring meno ruvidi (come in 'If I Were Humble', ad esempio). All'interno anche alcune inflessioni hard rock e qualche velatura di matrice nordica (un'esempio su tutti i Gluecifer).
Si passa attraverso soluzioni energiche come nella trascinante 'C'Mon', di cui è stato girato anche il video clip, o in 'Electricity', dove si ha una forte vena festaiola dalle tinte prettamente californiane, come un pò tutto l'album risulta fortemente californian style, senza alcuna diversificazione da band sulla stessa scia stilistica. Infatti, durante l'ascolto, si potrebbe pensare di star ascoltando un lavoro proveniente da quel soleggiato territorio americano. Si giunge anche in momenti emozionali come 'Wake Me Up Me Down', presente anche in versione acustica (a mio avviso, migliore della versione elettrica). Passando per territori soft come la semi-ballad 'Confused'.
La produzione è ben riuscita ed il sound avvolgente, ma dove sta il punto debole? Sta nella piattezza compositiva, nella totale mancanza di personalità e scarsità di idee. La band si inserisce in un calderone, di stile americano come detto sopra, senza dire ne più ne meno la stessa cosa che centinaia di band identiche hanno già detto migliaia di volte, e questo è un peccato, vista la palese attitudine ed affinità dei musicisti. (che sottolineo son bravi e capaci)
Insomma, arrivando al conto, se amate certe sonorità americane, come tanti teenagers brufolosi delle high schools a stelle e strisce, procuratevi pure questo album (ma non attendetevi alcuna novità), se siete stanchi di certe sonorità da MTV rotations già sentite e risentite troppe volte e da troppe band, potete tranquillamente tralasciare. Se la band si decidesse a creare qualcosa di personale, credo verrebbe fuori un buon album, ma qua siamo giusto a livelli compositivi sufficienti.
Insomma, arrivando al conto, se amate certe sonorità americane, come tanti teenagers brufolosi delle high schools a stelle e strisce, procuratevi pure questo album (ma non attendetevi alcuna novità), se siete stanchi di certe sonorità da MTV rotations già sentite e risentite troppe volte e da troppe band, potete tranquillamente tralasciare. Se la band si decidesse a creare qualcosa di personale, credo verrebbe fuori un buon album, ma qua siamo giusto a livelli compositivi sufficienti.