WEAR AND TEAR / THANATOS - Everything Was Destroyed, The End Is Near



Wear And Tear / Thanatos - Everything Was Destroyed, The End Is Near (2012, Aggressive Production)

A questo giro mi ritrovo all'ascolto di uno split album del tutto particolare, per quanto riguarda i miei usuali ascolti. Appena data una "passata di lettore" per farmi un'idea, mi chiesi se il direttore mi stesse prendendo per i fondelli... ma ripetendo l'ascolto con la dovuta attenzione e dedizione, mi sono subito reso conto che si trattasse di una cosa seria e contenente una certa attitudine. Parliamo dunque dello split album 'Everything Was Destroyed, The End Is Near', che vede la partecipazione di due one man bands italiane, i Wear And Tear ed i Thanatos.
I primi celano, dietro al proprio moniker, il buon Dave (Deadly Carnage, Misere Nobis) con una sua esperienza, ed i secondi non sono altro che il progetto del giovane T., attivo dalla scorsa estate e qui al proprio esordio su disco.
La prima parte dello split è affidata al progetto Wear And Tear, presente con due tracce, 'Hidden in the Dark' (il titolo dice tutto) e 'Violence'. Due pezzi della durata abbastanza sostanziosa, vale a dire più di un quarto d'ora l'uno, dove vi avvolgeranno soluzioni ambient composte con estrema vena oscura dai risvolti malsani e per ceti aspetti horrorifici. Il musicista riesce a metter in evidenza i propri stati d'animo con soluzioni sonore davvero inquietanti e tetre. Niente è lasciato al caso, bensì tutto è perfettamente creato e presentato con attitudine. Basterebbe citare l'avvertimento dantesco "lasciate ogni speranza o voi che entrate", prima dell'ascolto, così da farvi intendere a cosa si va incontro! Sinth ed effetti ottimamente architettati per farvi godere di tali composizioni, arrivando a lievi "crescendo" fino all'orlo della psicosi. Fermo restando che si parla di un genere prettamente di nicchia, per cui un lavoro che troverà pieno accoglimento solo dagli amanti del genere.
La seconda parte del disco viene lasciata in mano al progetto Thanatos, con quattro tracce che si muovono in sonorità in parte diverse, ossia, si muovono in territori ambient ma con pesantissime contaminazioni drone, quindi con effetti armonici che si ripetono costantemente fino a far intravedere una certa vena ossessiva, classica nel suo genere.
Le prime due composizioni, 'Beyond the Wall of Sleep' e 'From the Depth, a Monolith', contengono l'utilizzo di alcune percussioni soft campionate (dal sapore vagamente tribale), contornate da una presenza massiccia di sinth ed effetti. Creando una certa velatura sonora di natura lisergica.
Discorso leggermente diverso sulle due composizioni successive, 'The Blind and Idiot God's Dancing' e 'Lost (A Gloomy and Chilly Haze From Elders' City)'. Dove viene lasciato spazio ai soli sinth ed effetti, senza le percussioni prima presenti. Nell'ultima traccia ho riscontrato alcune lievissime influenze che hanno portato alla mia mente alcune soluzioni di Burzum-iana memoria (parlando del Burzum più ambient) ed alcuni accorgimenti che fanno pensare ai Sun O))).
In questo caso i pezzi hanno una durata ben più contenuta rispetto all'operato dei Wear And Tear, variando dai circa 5 minuti ai circa 8 minuti di durata per pezzo. Anche in questo caso parliamo di un lavoro che troverà una buona accoglienza dagli amanti del genere, di un lavoro prettamente di nicchia!
Giungendo alla conclusione, non posso che rimanere segnato da questo ascolto, sia per la marcia e tenebrosa attitudine mostrata che dalle sensazioni rimaste in me dopo aver ascoltato questo split più volte. Se amate queste soluzioni sonore come il dark ambient ed il drone, procuratevi il cd, per tutti gli altri si consiglia un ascolto preventivo, poichè trattasi di un genere ostico ai più.