Ape Unit - Unforgivable Holidays (2012, Grind Promotion / Tanto Di Cappello Records)
Gli Ape Unit sono una formazione Cuneese a dir poco estrema, nata nel 2007 per idea di Alberto Cornero e Alessandro Martines. Completata la prima formazione l'anno successivo, la band dà alle stampe nel 2008 il primo Promo. Dopo un'assestata alla line up e l'apparizione nella compilation 'deCOMPosed' (2009) e varie apparizioni live, al fianco di band del calibro di Wormorot, Jesus Ain't Poland e Tools Of The Trade, i nostri si rimettono all'opera su nuovi pezzi, riuscendo a pubblicare, la scorsa primavera, il primo album, 'Unforgivable Holidays', tramite Grind Promotion e Tanto Di Cappello Records.
L'album si snoda in 16 tracce, per una durata di un quarto d'ora, poichè i pezzi si presentano di breve durata, come, d'altro canto nel genere è usuale fare. Ma appunto, che genere? Gli Ape Unit propongono piccoli ma potenti missili sonori che coagulano al loro interno una miscela a dir poco esplosiva di Hardcore, Grindcore ed alcuni influssi presi dal death metal e certi riff dal retrogusto trasheggiante. A guarnire il tutto, una costante vena ironica/strafottente che dona una certa ilarità, a tratti pseudo demenziale.
Dall'opener 'No Hai Bananas (Tengo Platanos)', dal titolo esilarante, come anche altri del resto, si parte con una certa dose di ironia; una canzoncina infantile cantata, appunto, da un bimbo inizia il lavoro. Subito dopo viene dato libero sfogo al lato selvaggio dei musicisti con un'attacco grind monolitico. Ritroviamo alcuni chiari riferimenti a mostri sacri come Napalm Death in 'Seena is a Warrior Princess', seppur i riferimenti al death metal si sentano bene, soprattutto per quel che concerne la frazione di tempo "cadenzata" e certe soluzioni vocali. Da padrone la fanno gli ottimi riff, che si muovono da soluzioni dal retrogusto vagamente thrash, vedasi anche 'The Bad and The Breakfast' e lamettate letali come in 'Motorchrist Superstar'.
C'è da dire che cotanta espressività "casinista" è impressa su tracce che esulano dall'essere prettamente "demenziali" o sparate a caso. Di fatto, la band si mostra estremamente competente ed in grado di saper far "rumore" con immensa cognizione di causa ed una preparazione superlativa. Riuscendo ad essere molto varia e far intravedere la voglia di divertirsi mentre suona, oltre che divertire, non poco, l'ascoltatore
Spunti personali, miscelati a varie influenze da ritrovare nel bagaglio musicale di ogni membro, quindi, anche come citato prima, passando dall'hardcore, al grindcore al thrashcore. Un cosi detto power-violence, pregno di alcune sfumature varie, sempre restando in ambito molto estremo, dove la creatività non trova limiti. Il disco è da somministrare tutto in un'unica volta, più volte al giorno, prima e dopo i pasti.
Un bel passo avanti per una band di cui poterci vantare in Italia!