Due giorni fa ho preso parte alla seconda delle tre serate del Rise Of The Underground, una rassegna musicale organizzata da ottimi ragazzi. Gli stessi che "muovono i fili" del Minchiarura Extreme Fest, nonchè gli stessi della V.o.V Family.
Sono partito da Cosenza la sera prima, con il pullman, per giungere a Palermo la mattina successiva, alle 6:30. Ovviamente dovetti stare on the road fino alla serata, cosa che mi ha un pò abbattuto, sinceramente, senza un'appoggio, ma l'ho fatto con immenso piacere e lo rifarei altre cento volte.
Oltretutto, andare a Palermo a ha fatto sic he potessi rivedere amici di vecchia data, con i quali sono
cresciuto, rifare un giro nella mia adoratissima città e ri-gustare specialità culinarie esclusivamente reperibili in quel di Palermo.
Ritrovatomi con alcuni amici, ci dirigiamo alla location, il c.s.o.a.Ask 191, in viale Strasburgo. Un posto dove si ha un buono spazio per questa tipologia di eventi.
Band principali, nel senso che, mi hanno spinto a fare queste 48 ore on the road, i Bunker 66 e gli Shock Troopers. Certo, anche le altre band in scaletta sono state validissime... mi son piaciuti molto i Kriegere Wolf, in particolar modo; ma il desiderio e la smania di assistere per la prima volta ad un concerto dei Bunker e rivedere, dopo anni, i Troopers, sono cosa che mi hanno fatto programmare questa scesa in terra siciliana già dalla primavera scorsa.
La gente ha partecipato ben volentieri, ed ho notato personaggi interessanti all'interno dell'Ask. Organizzazione impeccabile e gli amici sempre calorosi, come se non ci vedessimo da qualche giorno, mentre si parla di 6 anni di distanza, dall'ultimo ritrovarci insieme. Già all'ingresso ho avuto l'onore di essere ospite della V.o.V Family, cosa che mi ha lasciato piacevolmente colpito.
Con un'ottima compagnia e tante belle situazioni, la serata è corsa via, purtroppo, velocemente; ma si sà, quando si sta bene, il tempo non lascia spazio, stronzo!
Certo, dovendo fare alcuni conti, valutando per bene la situazione, avrei voluto che ci fossero un pò più persone, seppur i partecipanti non siano stati pochi. Ma visto il bill e tutto il contesto, è un peccato perdersi tali eventi. I metallari palermitani dovrebbero supportare totalmente organizzazioni come questa, e non perchè vi siano presenti amici miei tra le fila, ma perchè sono ragazzi che credono VERAMENTE nella musica. Ragazzi che creano spazi, laddove spazi non ve ne sono, senza le solite "mafie" musicali e con sola e pura passione e competenza!
Una cosa che mi ha fatto molto piacere è stato conoscere personalmente Peppe Simmons, dei già citati Bunker 66, una persona simpatica e tranquillissima. Un signore, fondamentalmente, con lo spirito di un giovane appassionato ventenne, roba che purtroppo non si trova spesso (a parte Klaus Petrovic di Italia Di Metallo)!
Tirando le somme, un concertazzo underground come non ne vedevo da tempo, per il quale è valsa totalmente la pena farsi questo viaggio un pò stressante, alla fine mi sento rinfrancato sia dalla stanchezza che dall'attesa per le vie cittadine.
Lunga vita alla "Minchiarura Crew"!
Sono partito da Cosenza la sera prima, con il pullman, per giungere a Palermo la mattina successiva, alle 6:30. Ovviamente dovetti stare on the road fino alla serata, cosa che mi ha un pò abbattuto, sinceramente, senza un'appoggio, ma l'ho fatto con immenso piacere e lo rifarei altre cento volte.
Oltretutto, andare a Palermo a ha fatto sic he potessi rivedere amici di vecchia data, con i quali sono
cresciuto, rifare un giro nella mia adoratissima città e ri-gustare specialità culinarie esclusivamente reperibili in quel di Palermo.
Ritrovatomi con alcuni amici, ci dirigiamo alla location, il c.s.o.a.Ask 191, in viale Strasburgo. Un posto dove si ha un buono spazio per questa tipologia di eventi.
Band principali, nel senso che, mi hanno spinto a fare queste 48 ore on the road, i Bunker 66 e gli Shock Troopers. Certo, anche le altre band in scaletta sono state validissime... mi son piaciuti molto i Kriegere Wolf, in particolar modo; ma il desiderio e la smania di assistere per la prima volta ad un concerto dei Bunker e rivedere, dopo anni, i Troopers, sono cosa che mi hanno fatto programmare questa scesa in terra siciliana già dalla primavera scorsa.
La gente ha partecipato ben volentieri, ed ho notato personaggi interessanti all'interno dell'Ask. Organizzazione impeccabile e gli amici sempre calorosi, come se non ci vedessimo da qualche giorno, mentre si parla di 6 anni di distanza, dall'ultimo ritrovarci insieme. Già all'ingresso ho avuto l'onore di essere ospite della V.o.V Family, cosa che mi ha lasciato piacevolmente colpito.
Con un'ottima compagnia e tante belle situazioni, la serata è corsa via, purtroppo, velocemente; ma si sà, quando si sta bene, il tempo non lascia spazio, stronzo!
Certo, dovendo fare alcuni conti, valutando per bene la situazione, avrei voluto che ci fossero un pò più persone, seppur i partecipanti non siano stati pochi. Ma visto il bill e tutto il contesto, è un peccato perdersi tali eventi. I metallari palermitani dovrebbero supportare totalmente organizzazioni come questa, e non perchè vi siano presenti amici miei tra le fila, ma perchè sono ragazzi che credono VERAMENTE nella musica. Ragazzi che creano spazi, laddove spazi non ve ne sono, senza le solite "mafie" musicali e con sola e pura passione e competenza!
Una cosa che mi ha fatto molto piacere è stato conoscere personalmente Peppe Simmons, dei già citati Bunker 66, una persona simpatica e tranquillissima. Un signore, fondamentalmente, con lo spirito di un giovane appassionato ventenne, roba che purtroppo non si trova spesso (a parte Klaus Petrovic di Italia Di Metallo)!
Tirando le somme, un concertazzo underground come non ne vedevo da tempo, per il quale è valsa totalmente la pena farsi questo viaggio un pò stressante, alla fine mi sento rinfrancato sia dalla stanchezza che dall'attesa per le vie cittadine.
Lunga vita alla "Minchiarura Crew"!