HI-GH - Loud Frequences On Planet Jupiter



Hi-Gh - Loud Frequences On Planet Jupiter (2012, L.A. Riot Survivor Records)

Direttamente da Roma gli Hi-Gh, band ad alto voltaggio che prende vita dalle ceneri di tre thrash metal band capitoline; Hastighed, Reaktor e Hybrid Fear. Il quartetto si presenta al suo esordio con questo l’ep ‘Loud Frequences On Planet Jupiter’, uscito quest’anno per L.A. Riot Survivor Records del buon Anthony Drago (Fingernails). Dopo la breve, ma dovuta, presentazione, vediamo più da vicino questo dischetto.
Tutto quello che concerne ‘Loud Frequences On Planet Jupiter’ odora di old school, dall’esilarante art work di copertina (fighissimo!) alla proposta musicale, di cui ora vi parleremo.
Apertura affidata a ‘501st Legion’, che parte con un taglientissimo riff, per poi premere tutta la band insieme sull’acceleratore, costruendo un brano killer di vecchio e grezzo speed metal. Ma il termine lo riscontro un po' stretto per questi musicisti, viste le influenze che vanno anche al di fuori del metal.
Il sound degli Hi-Gh è una vincente miscela sonora che pesca a piene mani dalla vecchia scuola metal dei Venom, Sodom, Judas Priest (vedasi certi riff) con pesantissime inflessioni della vecchia e lercia scena punk dei G.B.H., Exploited e Ramones. In tutto ciò forti ventate rock’n’roll che rimembrano alcune soluzioni di Motorhead, Ac/Dc e alcuni tratti Rolling Stones-iani. Tutto condito con una loro personalità, seppur nulla di prettamente di innovativo viene detto. Ma in queste situazioni non si va a cercare l’innovazione, ma energia, attitudine e voglia di farvi saltare il collo con del sano headbanging; tutte cose che non mancano, anzi… l’attitudine fa paura, tanta è genuina e “cattiva”, così come l’energia sprigionata, tale da farvi veramente male, soprattutto in sede live!
Arrogante e maleducata ‘Freeway Madness’, con riff punkeggianti che passano fluidamente a soluzioni speed/thrash, mentre la base ritmica pesta in continuazione, passando da modalità speed in doppia cassa a momenti molto punk’n’roll. Il cantato è acido e sgraziato (in senso totalmente positivo), con un crudo e zozzo fascino. Ammetto che in più frangenti mi è venuto in mente Cronos, seppur il frontman dei nostri si mantiene sulal propria strada e con una sua verve schifosa. Dopo i giri di basso iniziali parte a manetta ‘You’re Going Down’, una canzone cattivissima e molto diretta, senza fronzoli di alcun tipo!
La produzione fa sì che l’ep sembri pervenuto dagli anni ottanta ai giorni nostri, quindi una produzione grezza e scarna, ma al contempo dalla resa sonora piena ed avvolgente, quindi dalla piacevole fruizione. Gli Hi-Gh trovano spazio anche per una cover, con il riproponimento di ‘Jumping Jack Flash’ degli immortali Rolling Stones, “sporcandola” con il proprio sound e personalizzata anche dalla performance del vocalist. Mi è piaciuta molto!
Conclude l’ep l’omonima traccia, ‘Hi-Gh’, aperta dalla batteria che crea una base di rullante, alla quale si aggiunge il basso subito dopo. Un pezzo che inizia marciando, per poi partire, dopo uno stacco, con una bella sparata veloce e diretta, attitudine punk’n’roll con qualche venatura speed donata da certi riff. Cori molto trascinanti di vecchia scuola stradaiola che istigano ad urlare insieme ai musicisti durante l’ascolto!
Si giunge al termine con ancora la voglia di saltare, agitarsi e fare un gran casino! Vista la breve durata (adatta al contesto, oltretutto), ma comunque parliamo di un’ep, quindi ci sta, è impossibile non ripigiare il Play del lettore e far ripartire il cd.
Se avete voglia di far festa e darvi alla pazza gioia, procuratevi questo ‘Loud Frequences On Planet Jupiter’, adatto a chi ascolta metal, a chi ascolta punk ed a chi ascolta rock’n’roll! Che volete di più? Nel frattempo rimaniamo in attesa che i nostri rilascino l’album di debutto, previsto entro i primi mesi del 2013, ormai alle porte! Gli Hi-Gh hanno tanta attitudine e voglia di divertirsi facendo quello che più li appassiona: rockeggiare! Grandi!