TERRORAGE - Lobotomy



Terrorage - Lobotomy (2013, Autoprodotto)

I Terrorage sono una band siciliana, di Palermo per la precisione, che ha dato alle stampe questo ‘Lobotomy’, lo scorso Gennaio.
Il combo propone una miscela estrema di death metal dalle sonorità più moderne con pesanti inflessioni hardcore e spunti tratti dalla scena brutal death; su tutto ciò alcuni tappeti di monolitico groove. Detto questo già potrete immaginare la violenza pesantezza delle otto tracce che costituiscono il disco.
Partendo dall’artwork e dal confezionamento che risultano professionali, in custodia in cartoncino patinato e cura dei particolari, si percepisce l’intenzione di fare le cose per bene. Tutta questa cura la si ritrova anche all’interno del dischetto ottico.
Cura per i passaggi repentini e assassini che i nostri mettono in bella mostra, palesando una tecnica indubbiamente valida, ma d’altro canto non parliamo di giovani sbarbatelli. Certo, i Terrorage non si pongono il problema di innovare il genere, ma preferiscono andare direttamente addosso al vostro sistema uditivo per maltrattarlo e nello stesso tempo farlo godere con pezzi che passano da feroci accelerate come in ‘Dead Man Working’ e qualche blast-beat a soluzioni rallentate ma possenti, pregne di groove, come detto pocanzi, e malsanità sonora, come quelle presenti in ‘Mercenary’ ad esempio.
I pezzi uniscono tali situazioni così da rendersi vari, per quanto si possa variare in tale stile, facendo ritrovare l’ascoltatore ora pestato a sangue ora avvolto da nubi polverose di certo death metal rallentato ma sempre pesante e schiaccia sassi. (palesi alcuni spunti rimembranti certa scena death metal americana)
La base ritmica non sta mai ferma per troppo tempo cambiando repentinamente, mentre le chitarre sparano riff su riff senza pietà. In questo contesto dimenticatevi ogni forma di assolo, ma solo pesanti tappeti sonori. Pezzi come ‘Anatomy Of Self-Destruction’ sono situazioni dove la band mostra tutta la loro capacità ed attitudine. Personalmente trovo i nostri molto più a proprio agio nelle parti rallentate, seppur nelle tirate non manchino in nulla. Il cantato è un potente e sporco growl apocalittico che però, ahimè, alla lunga potrebbe risultare un po' troppo monocorde.
Come non farsi trascinare da un disco come questo ‘Lobotomy’? Una grande potenza death con attitudine hardcore e gran gusto e tendenza al groove come cristo comanda. Serve solo un piccolo salto in avanti per distaccarsi da altre band simili e darsi un tono più personale e tutto è apposto. Seppur l’album sia da paura già così!
Altro punto su cui concentrare l’attenzione è l’autoproduzione che riesce a mettere tutti in linea facendo godere dell’ascolto in maniera idonea al contesto. La band, inoltre, ha ben fatto a non dilungarsi con i tempi (tutto il lavoro dura poco meno di venticinque minuti), così da dire la propria in maniera cattiva senza fronzoli o riempitivi inutili.
Concludo suggerendo l’ascolto a chiunque sia in cerca di estremismi sonori fatti con attitudine e soprattutto fatti con cognizione di causa, senza lasciare mai nulla fine a se stessa.
Un'altra buona band in Italia!