BARBAROSSASTRAßE - Barbarossastraße



Barbarossastraße - Barbarossastraße (2013, Horus Music)

Da Siena mi giungono i Barbarossastraße, band attiva da un decennio ma che solo quest’anno rilascia l’omonimo debut album sotto Horus Music.
Partendo dall’artwork generale si palesa l’attenzione messa nel proporre un prodotto professionale e ben curato sotto i vari aspetti. La stessa cura si nota durante l’ascolto del disco, mostrando musicisti ben preparati ed una produzione bella pulita ma mai plastificata.
Anni di esibizioni live hanno rodato abbastanza la band, al punto che ne esce fuori un album contenente un buon hard rock d’annata con vari riferimenti ai grandi del genere di ottantiana memoria (come Guns’n’Roses e Motley Crue) fino ad alcuni punti che mi hanno ricordato alcune realtà degli anni novanta (come i Gotthard), senza sdegnare alcuni riferimenti più datati come Ac/Dc, Led Zeppelin e certe infiltrazioni blues oriented. Un mix, dunque, di energia e melodia con una costante ginta e una buona dose di attitudine, palpabile ad ogni nota.
Le dodici tracce che compongono il disco (undici inediti più la cover di ‘Touch Me (I Want Your Body)’ di Samantha Fox) vi faranno agitare durante tutto l’ascolto.
Dall’opener ‘Your Eyes At Me’ si denotano melodie trascinanti e da subito si fanno ben sentire le chitarre di Francesco Cappelli e Riccardo Ciabatti, quest’ultimo che non si risparmia in quanto ad ottimi assoli proposti sull’ascia ritmica di Francesco che non cede neanche per un’istante. A sostegno di tutto ciò la base ritmica semplice ma d’effetto composta da Alessandro Pozzebon e Marco Guardabasso (rispettivamente basso e batteria) che in maniera ben coordinata e con un ottimo affiatamento fanno da motore a questa macchina del Rock che sono i Barbarossastraße.
Su tutto si staglia la voce di Dario Tanzarella, con fare a volte arrogante (come il rock’n’roll insegna), a volte più sognante ma costantemente grintoso e interpretativo al punto giusto, senza strafare ma svolgendo in maniera degna la propria parte.
Accattivante ‘When You Think To Me’ e aggressiva ‘S.M.D.’, mentre si attraversano momenti più morbidi con la semi-ballad ‘Chains Of Passion’, pezzo emozionante che termina con un assolo ben piazzato.
Aria più festaiola, musicalmente parlando, su ‘Scream My Name’ (dove l’alone “Motley Crue-iano” si fa più presente, complice anche la timbrica vocale di Dario), così come si continua a far festa durante l’ascolto di ‘Bad Example’, contenente una convincente performance da parte del chitarrista solista. Anche se non mancano alcune divagazioni più soft blues oriented, nei rallentamenti.
Particolare ‘Hungry Skin’, tra i pezzi più coinvolgenti di tutti quelli presenti, anche se gli stessi si muovono sulla medesima vena stilistica senza pecche di sorta o abbassamenti di attenzione, anzi, l’attenzione di chi ascolta resta alta per tutta la durata dell’album. Ottimamente proposta anche la cover di Samantha Fox indicata prima.
Certo, c’è da dire che i Barbarossastraße non inventano nulla di nuovo, ma suonano con sentimento del sano hard rock spruzzato di rock’n’roll senza dover fare a tutti i costi i versi ai grandi; di fatto le influenze citate sopra (immancabili quasi in ogni contesto simile) sono da intendere come tali, quindi senza alcuna forma di plagio forzato.
Un disco ben composto, ben arrangiato e ben suonato, da ascoltare se amate il buon hard rock e una band da tenere assolutamente sott’occhio! Bravi!