Untimely Demise - Systematic Eradication (2013, Punishment18 Records)
Gli Untimely Demise sono una formazione canadese attiva dal 2007 e dedita ad un massiccio thrash metal a metà tra americano e teutonico con alcune influenze di matrice death.
Dopo lo scorso ep ‘City Of Steel’ (2011), la band si ripresenta quest’anno con il debut album ‘Systematic Eradication’, che si pone con molta grinta, una buonissima tecnica di tutti i musicisti e gran voglia di sfondarvi i padiglioni auricolari. (ottima la copertina del grande Ed Repka)
I pezzi si muovono tra accelerate trita sassi e alcuni rallentamenti più “ragionati”, senza sdegnare begli assoli di chitarra ed un cantato al vetriolo che si muove fondamentalmente in scream, ma non esula da qualche toccata in growl. La varietà sonora fa sì che l’ascoltatore resti attendo per tutta la durata del platter (non lungo e noioso, bensì circa mezz’ora), ma una produzione migliore avrebbe giovato.
Manca però quel appeal che porta a far breccia nell’ascoltatore, mi spiego… i pezzi fondamentalmente sono validi e ben proposti, ma mancano quegli spunti che fanno sì che un pezzo resti marcato in testa dopo l’ascolto. Ma è giusto riconoscere la validità di pezzi come ‘Redemption’, ‘A Warrior’s Blood’ e ‘The Last Guildsman’, per esempio.
Durante l’ascolto si ritrovano alcune influenze che portano in mente certi Kreator, Megadeth, Metallica, Exodus e qualche spunto più heavy oriented. Oltre alcuni aloni provenienti dal death metal, come detto sopra, e certi frangenti dove il flavour death tocca soluzioni più nordiche, dovuti anche alle melodie utilizzate.
Dunque, un lavoro discretamente riuscito che manca però di quella presa che faccia esclamare “Caspita che album della madonna!” e ripeto, senza pezzi che rimangano a lungo in mente. Peccato perchè i musicisti hanno delle ottime doti ed una palese attitudine encomiabie! Si spera anche in una futura produzione migliore, poichè questa in piccoli punti arriva a dar senso di “suono impastato” (notare le virgolette).