E' finito il 2013: considerazioni personali e musicali!


Anche questo anno è andato a farsi benedire nell'ampio cestone del passato lasciandoci delusioni, soddisfazioni, gioie e dolori. Come sempre si inizierà questo nuovo 2014 con alcuni rimpianti, certe gioie e vari elementi che tempreranno ancora di più la propria persona.

Ma tralasciando la vita privata ora mi dedico a qualche considerazione, o se
vogliamo facendo un "sunto" personale di quello che il 2013 mi ha portato, musicalmente parlando, nel bagaglio che continuerò a portarmi dietro...

Suddividerò la questione in due parti diverse, seppur complementari; farò qualche osservazione/resoconto sul lato "Rock" e su quello "Metal" del panorama musicale di mio interesse. Tenendo presente che, comunque, mi baserò su ascolti fatti, quindi non stilando una "classifica" nazionale. Purtroppo quest'anno ho avuto modo di ascoltare non molto materiale, ma ci si rifarà in futuro!

Parlando di ROCK:
Devo dire che anche quest'anno mi ha portato a conoscenza di ascolti interessanti. Certo in qualsiasi ambito le cagate non mancano mai, ma se teniamo presente che gli ascolti che ho gradito li abbia trovati (in parte) estremamente validi posso tranquillamente coadiuvare la cosa.
Il primo disco che mi ha accompagnato dall'inizio del 2013 è stato quello degli HI-GH ('Night Dances'), band che sin dalla sua apparizione sulla scena mi ha sempre accarezzato con gran piacere il sistema uditivo. Molto old school ma senza soluzioni sonore derivative. 100% attitudinali e 100% energici senza fronzoli. Qualcuno potrà chiedersi cosa ci faccia ancora alla mia età ad ascoltare sonorità di matrice ottantiana, visto che siamo già nel 2014... beh, io vengo colpito più spesso dall'attitudine e dalla credibilità, oltre che dalla qualità, piuttosto che dall'innovazione forzata (che spesso, ma non sempre, produce solo porcate).

Quello che personalmente vedo come gran lavoro, anche se di innovazione manco a cercarla, è il nuovo 'Aftershock' dei Motorhead. Mi si conceda di definirlo capolavoro, visto il mio sfegatato amore nei confronti di questa band. Lo so, posso risultare (e volendo lo sono) non obbiettivo, di fatto quando mi si è presentata l'occasione ho evitato volentieri di recensirlo sulla mia testata per non dover proporre ai lettori una recensione "scadente" e poco credibile. Avrei dovuto scrivere "signori e signore ecco un nuovo album dei Motorhead...punto!" Ma dico... Vi pare poco???

Un cantautore che mi ha piacevolmente colpito, e che non conoscevo prima, è Giulio Garghentini. Giulio è il frontman della tribute band ufficiale italiana dei Bon Jovi, ma quest'anno ha pubblicato un album solista di inediti davvero notevole e con gran gusto. Certo qualche punto di contatto con la band sopra citata vi è immancabilmente, ma vi assicuro che 'Believe' (questo il titolo del disco) è un album che ogni amante del buon rock d'autore e maturo (il genere più precisamente è AOR) troverà gradevolissimo!

Un paio di band che ho ascoltato nello scorso 2013, anche se i dischi sono usciti alla fine dell'anno precedente sono i bravissimi The Unripes e i Superhorrorfuck; entrambe le band dedite a sonorità rock'n'roll (detto in maniera un po' generica) con tutto quello che serve: attitudine, freschezza sonora anche se su composizioni dalla base old school e davvero ascolti più che graditi! Sul finire dell'anno mi sono anche imbattutto sull'omonimo disco di debutto dei Barbarossastraße che è riuscito nell'intento di rimanere molto tempo a girare nel mio lettore cd. Speriamo in futuro sistemeranno qualche piccola (e immancabile) imperfezione per tirar fuori un signor album.

Parlando di METAL:
Il lato "metallico" mi ha lasciato un po' più di lavori che ascolterò nell'avvenire. La prima band che mi ha impressionato piacevolmente (che già mi fece saltare dalla sedia l'anno prima con il demo di debutto) è quella dei giovanissimi ma devastanti Ultra-Violence, che tra l'altro ho avuto il piacere di "gustarmi" dal vivo durante la prima edizione del Metal Possession Festival. Il loro album 'Privilege To Overcome' ha lasciato basiti (in senso positivo) critica e pubblico per la forza sonora sprigionata e la stragrande attitudine, soprattutto se messa in relazione con l'età dei musicisti (per lo più minorenni!). Una mazzata thrash di vecchio stampo con una produzione bella pulita e potente, senza scadere in "laccature" o "plastificazioni" di suono. Per restare in ambito thrash e in Italia cito l'ottimo 'Condemned To Insaniti' dei Megahera, altro album da avere. Invece guardando (o meglio, ascoltando) al di fuori dei nostri confini mi ha fatto immenso piacere veder ritornare su disco i miei tanto amati Sodom con 'Epitome Of Torture', i Death Angel con il mastodontico 'The Dreams Call Of Blood' e spostandoci in territori più hardcore il buon '13' dei Suicidal Tendencies.
Prima di passare ad altri sottogeneri un plauso lo farei ai Dinamite, miei conterranei, che a breve distanza dalla formazione mi hanno fatto degustare un buon thrash metal contaminato da varie sfumature di matrice death e alcuni risvolti di origine progressiva. Dopo averli visti dal vivo tre volte ed aver ascoltato l'omonimo demo di debutto non posso che sperare in un bel disco che, spero, riusciranno a pubblicare in questo 2014. Con loro ancora una volta, il sud italico, si riconferma ottimo genitore di realtà musicali da tener d'occhio; a tal rigurado non dimentichiamoci il gran bel seguito che hanno dato i Glacial Fear al loro ep 'Equilibrium', di cui quest'anno è uscita la seconda parte. Non sono molto incline al metalcore, ma vi assicuro che la band merita davvero tanto (più di quanto gli viene effettivamente riconosciuto) e l'etichettatura datagli pocanzi risulta molto limitativa, fidatevi!

Parlo di storia anche quando tiro fuori nomi come Black Sabbath e Death SS, entrambi usciti sul mercato con validi lavori. I primi hanno riproposto con '13' il loro caro e vecchio sound con relative composizioni "inneggianti" alcuni loro successi del passato. Un lavoro che ho ascoltato con grande piacere, anche se dopo aver visto alcuni live di quest'anno devo ammettere che Ozzy mi sembra (e non solo a me) sia arrivato alla frutta. I secondi hanno dato un'ennesima riconferma di essere una band che guarda avanti, ma senza mai tralasciare le proprie origini sonore. 'Resurrection' è una miscela di sonorità "classiche" della band con innovazioni e freschezza compositiva che non lascia neanche l'ombra del dubbio per quanto riguarda la validità, l'attitudine e la grande competenza. Se me lo concedono oserei dire un orgoglio italiano. Se poi si pensa che, come hanno sempre fatto, la cura che è stata messa sul lavoro in generale (artwork, testi e musica) è estrema e notevole io mi permetto di definirli una band di alta classe e cultura!

Concludo con altri due dischi che ci tengo a citare, andando a toccare ambiti estremi. Il grande ritorno in pista (e anche molto atteso da tanta gente) dei Carcass, 'Surgical Steel', che ha fatto rimembrare ai giovani estremisti musicali chi è che comanda nel genere e l'ottimo 'To Perdition' dei nostrani Handful Of Hate. Detto questo ci tengo a far presente che ho parlato dei lavori discografici che IN PARTICOLAR MODO mi ha fatto piacere ascoltare, poichè se dovessi fare una lista totale dei dischi che ho gradito servirebbe più tempo e spazio, anche se, come citato all'inizio, quest'anno non ho avuto modo di ascoltare tantissime nuove uscite, purtroppo.

Speriamo in un altrettanto fruttuoso 2014... anno in cui attendo fremente il nuovo disco dei Satanika, 'Nightmare', sperando anche in un nuovo album dei toscani Wildroads!

Buon 2014 musicale a tutti!