THE LAND OF THE SNOW - Belonging To Nowhere



The Land Of The Snow - 'Belonging To Nowhere' (2013, Altri Suoni)

Non è usuale per il sottoscritto ritrovarsi davanti ad un lavoro simile a questo ‘Belonging To Nowhere’. Si tratta del primo Ep ufficiale del progetto The Land Of The Snow, one man band svizzera dietro la quale vi è il chitarrista sperimentale Joel Gilardini.
Il progetto prende vita verso la fine del 2009 e negli inizi del 2010, Joel, inizia a portare on stage le sue attività (all’epoca con il moniker di The Gila Monster). L’anno successivo il progetto modifica il proprio nome con quello attuale e giungendo al Giugno dello scorso 2013 viene dato alle stampe questo ‘Belonging To Nowhere’. Oltre Joel è interessato il batterista Daniel Schuchter, sostituendo la, fino ad allora utilizzata, drum programming.
Questo Ep, contenente tre tracce e due videoclip ha visto la spiegamento di energie anche di Karyn Crisis (ex vocalist dei Crisis ed oggi negli Ephel Duath) per la creazione dell’intero artwork e la visual artist nostrana Patulia Mattioli (già al lavoro con Bill Laswell, Eraldo Bernocchi e Mick Harris, tra gli altri) per la realizzazione dei video. Un unione di menti creative che rendono il dischetto una vera opera artistica in toto!
Ma passando al lato più di nostro interesse, quello musicale, non è facile descrivere le proposte musicali create dal progetto The Land Of The Snow.
Basterebbe il titolo a mettere in un certo senso la pulce nell’orecchio, di fatto la musica sperimentale da cui si viene avvolti durante il breve ma intenso ascolto fa intendere che le idee di Joel non appartengono ad un “luogo” ben definito. Nessuna etichettatura risulta semplicissima, poichè metterebbe solo dei limiti alla grande creatività del musicista.
Dall’open track ‘Awakening The Aurora’ il Nostro emana i propri viaggi mentali verso l’ascoltatore rendendolo partecipe, in situazioni dove, se immersi con interesse nell’ascolto, ci si potrebbe ritrovare in alcuni momenti di empatia. Passando per ‘A Compassionate Awareness’ e la finale ‘Forsaking The Nerves’ si attraversano soluzioni sonore che spaziano dal doom al post rock fino a momenti jazz con aloni progressive. Dare un nome a pezzi multicolori come questi risulta davvero difficile, seppur i colori siano da intendere in tonalità scure ed opache fuoriuscite dalla mente del musicista. Non mancano alcuni riff di matrice metal ed una batteria ben articolata e suonata con certosina preparazione.
Volendo fare una sorta di metafora, potreste trovarvi accerchiati dai vortici mentali e creativi del chitarrista entrando in conflitto o adagiandovi sugli stessi facendovi travolgere con dei tappeti sonori morbidi ma oscuri e severi al contempo. Un viaggio vero e proprio durante il quale potreste anche ritrovarvi come annebbiati ed in balia delle note suonate. Un lavoro fatto con l’anima in tutti i sensi e la cosa è palese. Emozioni musicali!
I musicisti interessati sanno molto bene il fatto loro e lo dimostrano con questo Ep, come detto prima, breve ma intenso. Durante l’ascolto si misceleranno nella vostra mente incubi, sensazioni di varia natura, con a tratti aloni uggiosi, ma anche con qualche apertura più luminosa, magari in penombra, ma mai con un sole che risplende.
Un lavoro che gli amanti delle sperimentazioni gradiranno senza ombra di dubbio, ma personalmente un ascolto lo suggerirei a chiunque. Perchè fermarsi con i paraocchi ad una sola corrente, quando esiste tanta bella musica varia in giro, tra cui quella contenuta in ‘Belonging To Nowhere’?