INNER HATE - First Hate To The World



Inner Hate - 'First Hate To The World' (2013, autoprodotto)

Dalla calda Sicilia ci giunge l’Ep degli Inner Hate intitolato ‘First Hate To The World’, interamente autoprodotto e rilasciato lo scorso Settembre 2013. Il dischetto di questi giovani thrash metallers formatisi lo scorso anno contiene solo tre brani che mettono ben in mostra quelle che sono le intenzioni, le potenzialità e l’attitudine della band.
L’intro è un sample parlato tratto dalla pellicola ‘1984’ di George Orwell che lascia, subito dopo, spazio alla traccia d’apertura ‘Kill Your Mind’.
Il brano parte bene con riff ben affilati ed una ritmica un po’ contenuta di matrice thrash dalle tinte americane e buoni spunti heavy. Nella seconda parte del brano la doppia cassa accompagna una parte un po’ cadenzata ma possente per poi riprendere ritimica e riff iniziali fino alla conclusione che vede un’accelerata distruttiva. Ma devo essere onesto, c’è qualcosa che non mi convince pienamente, seppur il pezzo non sia male. Volete per forza nomi di band note come riferimento? Beh, per alcuni aspetti mi son venuti in mente certi Metallica, i vecchi Exodus, alcune trovate Anthrax style e vari compagni a stelle e striscie.
La seguente ‘Sufferig For All’ ha una parte iniziale strumentale con riff avvolgenti e intriganti con una ritmica cadenzata e d’effetto. Chitarre e basso si intrecciano abbastanza bene costituendo un muro sonoro interessante. Nell’avanzare gli Inner Hate vanno pigiando il piede sull’acceleratore inserendo anche cori che ricordano, tra l’altro, certa scuola teutonica e una base ritmica vincente. Verso il finale si ritorna in momenti cadenzati con alcuni riff ben proposti che vi travolgeranno con cattiveria.
Certo, questi giovani hanno ancora da affinare bene la propria proposta, ma le carte sono tutte in regola e sono certo che questo antipasto sonoro ci prepara per quello che si prevede un buon album, su cui la band attualmente sta lavorando. C’è da dire che nonostante i Nostri non si propongano come innovatori del genere riescono a inserire nelle composizioni un po’ di farina del proprio sacco. Comunque sia gli amanti del thrash di vecchia scuola troveranno pane per i propri denti!
Terza ed ultima traccia è ‘The Holy Massacre’, dove marcati si fanno certi riferimenti con alcune vecchie canzoni della band di James Hetfield ma con alcuni spunti di matrice ora “Slayer-iana” (vedasi i riff sinistri iniziali o quelli a metà brano ad esempio, da pelle d’oca), ora Sodom-iani.
Il brano è abbastanza articolato con base ritmica agguerrita e le asce che lanciano scariche elettriche a ripetizione. Un brano sul quale vi ritroverete ad agitare la testa, durante l’ascolto. Da sottolineare la presenza del buon Azmeroth dei black metallers nisseni Heretical, presente con il primo assolo e Andrea ‘Piggy’ Scalzo nel secondo. Su tutte e tre le composizioni le linee vocali si innalzano ruvide ed a tratti un po’ “urlate”, come il genere richiede.
Tra le cose da rivedere vi è la produzione che, per quanto accettabile per un debutto, andrebbe sistemata in fase di mixaggio, poichè in alcuni momenti la chitarra risulta un po’ troppo alta. Outro inserito stile “ghost track”, dopo un po’ di silenzio, che sarebbe un sample parlato tratto dalla pellicola ‘Natural Born Killers’ di Oliver Stone.
Che dire alla fine di ripetuti ascolti? beh, i pezzi funzionano e si fanno ben sentire, anche se il primo ‘Kill Your Mind’ non mi ha convinto del tutto. Ma stando agli altri due ho rosee aspettative dai futuri lavori della band.
Certamente tirare delle somme generali su soli tre brani è un po’ ardua come cosa, ma come biglietto da visita questo ‘First Hate To The World’ è abbastanza valido. Ora tocca agli Inner Hate saper muovere i passi giusti. Le qualità ci sono tutte, l’attitudine (cosa per me importantissima) è invidiabile e le idee non mancano. Spero di risentirvi presto con il nuvo lavoro ragazzi!