CELLULITE STAR - Out Of The Cage



Cellulite Star - 'Out Of The Cage' (2014, Valery Records)

Tornano in pista le Cellulite Star con questo roboante ‘Out Of The Cage’, uscito poco più di un mese fa per Valery Records. Alla produzione troviamo il buon Davide “Damna” Moras (Elvenking, Hell in the Club) con il supporto al mixer di Federico Pennazzato (Secret Sphere). La band, a distanza di sei anni dal precedente debutto (‘Explicit Attitude’) e una line up rinnovata che vede come unico membro originale la chitarrista Claudia Gamba, si è rimessa in moto per far sentire le proprie ragioni! Già dall’artwork e tutto il “contorno” si vede la professionalità con cui la band vuol mostrarsi al pubblico e la cura messa per ogni particolare, ma vediamo meglio il contenuto di questo disco.
Una verve arrogante inizia l’album, come i grandi del rock’n’roll insegnano, per un pezzo che dà il via alle danze in maniera molto grintosa. Di fatto ‘Alpha Woman’ non si esime dal mettere in chiaro le intenzioni delle rockers, ossia travolgere l’ascoltatore.
Le Cellulite Star riescono a miscelare bene grandi dosi di energia e melodia, in maniera ottimamente bilanciata con delle influenze rock’n’roll provenienti principalmente dal nord Europa. Proseguendo con ‘Old Inside’ la band si muove dai territori glam oriented ad alcune sfumature di matrice più punk deliziando tutti. ‘Out Of The Cage’, singolo apripista dell’album di cui è stato realizzato anche il videoclip, racchiude un po’ l’attitudine generale della band riuscendo a conciliare l’indole “stradaiola” delle Nostre e una produzione moderna e al passo con i tempi. Ovviamente non manca nulla di ciò che ci si aspetterebbe da un disco del genere: cori antemici, momenti più ammiccanti, melodie affascinanti e scariche elettriche ad alto voltaggio. Un’ottima, anzi, direi impeccabile miscela di glam/sleazy e heavy con spruzzate hard rock un po’ qui un po’ li e alcuni lievi influssi vagamente “pop” (notare le virgolette) che permetteranno al lavoro di volare in alto. Alle influenze svedesi non mancano anche degli spunti di matrice americana però.
‘New Melody’ e ‘The Maze That I Am’ seguono anch’esse tale linea sonora descritta, come un po’ tutte le tracce presenti in ‘Out Of The Cage’, mantenendo comunque ognuna una propria identità, seppur mantenendo complessivamente una perfetto filo sonoro conduttore. Alcuni spruzzi dal retrogusto surf fanno la loro breve apparizione su ‘Feel No Shame’ che si accostano bene al resto. (sento un po’ odor di Hardcore Superstar peraltro)
La base ritmica non commette mai passi falsi, così come la chitarra che non smette di lanciare riff su riff senza far calare mai l’attenzione di chi ascolta, anzi, alimentandola di brano in brano. Le linee vocali riescono ad adagiarsi sulle composizioni con naturalezza e grande capacità. Un plauso va fatto a tutte le componenti per l’ottima riuscita del tutto. E poi diciamolo, oltre ad esser brave le Cellulite Star sono anche ganze e belle!
L’affascinante ‘Hooking Up With The Wrong Guy’, con all’interno anche alcuni richiami a certi Motley Crue ed un cantato emozionale, precede l’ammaliante semi-ballad ‘Cruel’, che propone un assolo da pelle d’oca seppur in linea con il genere. Si ritorna in passi energici con ‘Motherscene’, con tempi galoppanti e trascinanti degni di una festa in qualche colorato locale di Sunset Boulevard, dove i festeggiamenti procederanno con ‘F.A.N.S.’. Qui riprende mano l’area arrogante e tanta grinta… e attitudine da far invidia a tantissime rock’n’roll band.
Un aurea un po’ incupita si ritrova in ‘When The Dancefloor Is Dead’, dove il titolo lascia anche intendere. Un avvicinarsi alla fine delle danze, infatti il brano precede l’ultima canzone della track list con una certa energia che non ha bisogno di velocità per travolgere. Il brano si muove fondamentalmente in cadenzamenti che riescono lo stesso ad “avvinghiare” l’ascoltatore, seppur non manchino aperture più tirate.
In chiusura ‘Vivo Perchè Sogno’, dove le nostre capaci, affascinanti e cazzute donzelle riescono a dar prova che anche utilizzando la lingua madre si può fare del buon rock senza sminuire nulla. Un brano molto interessante sia nel testo che nella parte musicale.
Tirando le somme, dopo una serie di ascolti, non mi resta che dirvi semplicemente: “se vi piace l’hard’n’heavy procuratevi questo album anche a scatola chiusa, non ve ne pentirete!”. Un plauso alle quattro rockers che hanno dato una gran prova di capacità sfornando un disco che merita davvero tanto, e anche alla Valery Records che ha saputo ben “acchiappare” una band così valida di cui le aspettative future non possono esser che le più rosee! ‘Out Of The Cage’ è pieno di energia, gioia, libertà, stile e un tocco di glamour, ma soprattutto non vi uscirà più dalla testa!