Blackberry Smoke - 'Holding All The Roses' (2015, Earache Records)
Giungono al quarto album i Blackberry Smoke con ‘Holding All The Roses’, non contando il live uscito qualche mese fa. Disponibile nel mercato dai primi di Febbraio tramite Earache Records.
La band si mostra in tiro sfornando dodici tracce che faranno la felicità degli amanti del southern / country rock. Addirittura alcuni li hanno definiti i nuovi Lynyrd Skynyrd (paragone che potrebbe sembrare addirittura eccessivo, ma per molti aspetti le sonorità si rifanno molto anche a questi).
‘Holding All The Roses’ è un concentrato di southern, country con qualche spolverata di hard rock e rock’n’roll. Tutto prodotto in maniera efficace con l’esperto Brendan O’Brien al mixer, già a lavoro con Springsteen, Pearl Jam e Neil Young, scusate se è poco.
Dall’opener ‘Let Me Help You (Find The Door)’ la band riesce ad affascinare l’ascoltatore con melodie avvolgenti e ritornelli che si ficcano molto gradevolmente in testa, per poi passare alla title track che unisce un caldo country ad alcune ritmiche tirate molto hard rock. Molto presente un aurea sonora che ricorda certi Black Crowes. Esilarante l’ascolto nel duetto tra chitarra e violino che precede un bell’assolo. Brani come ‘Living In The Son’ accompagnano con leggerezza ogni momento, adatto ad un tranquillo viaggio lungo qualche autostrada americana del sud america. Molto plumbea e classico pezzo da hit rotation nelle radio che a tratti, però, potrebbe risultare un po’ banale.
I musicisti sono in ottima forma, dalle asce alle linee di batteria fino alle tastiere e alla splendida voce del frontman Charlie Starr. Il disco ha un buon appeal e tanto gusto per le buone melodie che quando serve riesce a dare anche una sferzata più energica. Nulla di epocale sia chiaro, ma un gran bell’album con ottimi arrangiamenti e suonato alla perfezione, con ottime interpretazioni. In alcuni frangenti si intromettono anche alcuni spunti un po’ Rolling Stones-iani.
Presente, come la regola del genere vuole, anche una ballad ammaliante come ‘Woman In The Moon’, seguita in linea dalla country ‘Too High’. Più antemica ‘Whish In One Hand’ con cori trascinanti e sonorità allegre che accompagnano gli ottimi assoli presenti. Un intermezzo di sole chitarre, ‘Randolph Country Farewell’, ci porta alla bellissima ‘Payback’s A Bitch’ (indubbiamente uno dei migliori momenti di tutto l’album) dove ogni pensiero cessa di esistere e la mente si lascia trasportare dalle onde sonore dei Blackberry Smoke – il brano ha un groove molto affascinante dove fanno capolino di continuo sensazioni dei prima citati Crowes.
La calorosa ‘No Way Back To Eden’ e la grintosa ‘Fire In The Hole’ concludono questo nuovo ‘Holding All The Roses’ di cui l’ascolto risulta molto fluido e piacevole. In conclusione un album che gli amanti delle sonorità descritte, a mio avviso, farebbero bene a procurarsi. I Blackberry Smoke sono tra i pilastri della nuova scena southern e mantengono tale posizione con dignità e una perfetta attitudine. Belle melodie, tanta energia e sensazioni davvero fantastiche per un album dal classico american rock sound.