MIDNIGHT SIN - Never Say Never



Midnight Sin - Never Say Never (2016, Bakerteam Records)

Giungono alla seconda uscita discografica i Midnight Sin con questo nuovo Ep intitolato ‘Never Say Never’, disponibile dal prossimo 1 Aprile tramite Bakerteam Records.
A poco meno di due anni dal debut album ‘Sex First’, i quattro rockers si ripresentano al pubblico con un disco contenente due nuove composizioni, contenute esclusivamente su questo Ep, e una cover dei Rolling Stones. Per il sottoscritto è la prima volta che accade di imbattersi nella musica dei Midnight Sin, per cui non avrò modo di fare paragoni con i brani precedenti, ma vi parlerò di queste nuove canzoni.
L’opener, nonchè title track, ‘Never Say Never’ si lancia subito all’interno dei padiglioni auricolari con un melodie tanto care all’AOR ed un’affascinante grinta che mi ha fatto adorare la scena Sleazy / Glam dei gloriosi anni ottanta. Di fatto la band si rifà molto a quegli anni d’oro in cui scorazzavano per i palchi bands come Motley Crue, Ratt, Poison e compagnia colorata (e colorita).
Immaginate alcuni dei migliori momenti di quel panorama glam, certamente fonte di ispirazione per i Midnight Sin, con un sound al passo con i tempi odierni, senza però laccature e plastificazioni sonore oggi molto presenti, ed una verve selvaggia e strafottente che fa tanto Rock’n’Roll… questo è quello che propone la band. Stesso discorso per la scanzonata ed irriverente ‘Blowjob @ Job’, perfettamente adatta all’indole festaiola e stradaiola che anima questi quattro rockers.
La produzione dunque, come avrete già intuito, è ben riuscita e permette ad ogni singolo componente di avere il proprio spazio: chitarre travolgenti, base ritmica trainante e linee vocali ben impostate con anche un ottima estensione vocale nelle parti più alte, dove spesso alcuni singer mostrano punti deboli – punti non presenti nell’ugola del buon Albert Fish.
Posso assicurarvi che se volete organizzare un party questi brani saranno molto ben accolti in playlist accanto ai nomi dei grandi del genere. Nulla di innovativo s’intende, ma da quanto ho ascoltato proposto con attitudine e cognizione di causa; la band non ha la presunzione di scopiazzare nessuno, semplicemente suona quello che gli piace e lo suona davvero bene, regalando circa un quarto d’ora di piacevolissimo ascolto.
In chiusura la cover di ‘Satisfaction’ dei Rolling Stones, qui riproposta con un sound ovviamente più massiccio dell’originale e impostato in maniera da seguire lo stile della band. In termini di paragone, per intendere l’irrobustimento del sound, pensate quando i Motley Crue coverizzarono ‘Anarchy in the U.K’ dei Sex Pistols – quindi un ri-proponimento adattato alle loro esigenze ma senza stravolgere la song.
Un breve ma intenso dischetto questo dei Midnight Sin che i rockers troveranno gradevole già dalle prime note, come l’ho trovato gradevole io!