Satanika - 'Total Inferno' (2015, Osmose Productions)
Non ascoltavo qualcosa di nuovo dei Satanika da un po' di tempo, causa impegni vari, ma non credevo fosse passato così tanto tempo.Oggi mi ritrovo ad ascoltare, finalmente, il loro nuovo album intitolato 'Total Inferno' ed uscito lo scorso Ottobre tramite Osmose Productions.
Successore di ‘Nightmare’ che, ahimè, mi son perso (seppur mi rifarò), si tratta del quarto full lenght dei capitolini – portatore di significative novità, sia nel sound che nella performance. Ma procediamo con ordine.
Ad aprire il disco l’intro 'The Worst is Yet to Come', dalle tinte cinematograficamente horrorifiche. Tali ambiti accompagnano la band da sempre. Le "danze" partono con 'Sighr From the Dephts', dove la prima cosa che risalta è un ampliamento sonoro verso certo death. Originariamente nati come blackned thrash / speed metal, i Satanika hanno allargato il proprio raggio d’influenze sonore con il genere descritto, quindi rendendo più massicce e brutali le composizioni. (anche se era già presente qualche “germe” che potesse far intendere un evoluzione sonora simile)
Una tormenta vi travolgerà con 'The Black Death', di cui basterebbe già il titolo per far intendere il devasto sonoro che vi si catapulterà addosso. Come sempre la band è affiatata e non commette passi falsi, con una performance impeccabile e l'aggiunta di alcune melodie sinistre e dai tratti vagamente epici che donano più caratura ai pezzi, rispetto al passato, seppur si parta già da idee egregie. La potenza del brano è qualcosa di veramente spaventoso, sia per cattiveria emanata che per la composizione in generale, oscuramente affascinante (passatemi la definizione) e con linee di batterie che per la velocità potrebbero essere al pari di una drum machine. Nuovo ottimo lavoro di Aeternus dietro le pelli, come sempre.
Certo, ovviamente non sto qui a parlare di suoni innovativi, ma i Satanika, come ben sapete se li conoscete (e se non li conoscete ancora sappiatelo ed andateli a conoscere subito!), non hanno alcuna intenzione di proporre novità – ma su ‘Total Inferno’ le novità ci sono se paragonato ai lavori precedenti.
Le melodie si fanno ancora più presenti sulla successiva 'Our Lady of Darkness', che in parte "stravolge" l'operato fino ad ora portato avanti dalla band facendola innalzare ulteriormente di livello. Ma chi mi segue è a conoscenza che li ho sempre indicati come una delle migliori band d’Europa nel loro genere. Le composizioni basate sulla vecchia scuola vengono rese ancora più monolitiche con alcune miscele death, come detto sopra, sulle quali si adagia perfettamente il cantato brutale di Pervertor, sempre pronto a ruggirvi con malignità e convinzione, convincendo in pieno. Uno dei migliori momenti dell’album con melodie che affascinano.
Si continua con 'Ripping Evil', travolgente e trita sassi, con momenti di matrice melodic death metal creati dall’impeccabile performance di Barren. Segue 'Gates of Hell' con tempi più cadenzati ma non meno devastanti, dove si fanno chiari anche alcuni riferimenti di Morbid Angel-iana memoria. Subito dopo si viene colpiti in pieno da 'Schizoid' dove prosegue la vena stilistica adottata. Fantastici gli stacchi dove basso e batteria vanno a braccetto, prima di un "fermo" che finge da rincorsa prima di rilanciarsi in questa folle corsa sonora.
'Necromancer' ha quella verve sinistra dalle melodie dal sapore black che si fa ascoltare con piacere, ma non passa molto prima che riparta, con una costante rabbiosità, il cantato. Si continua con 'Yog-Sothoth' che propone alcuni riff rimembranti alcuni lavoro passati della band capitolina. 'Sleaze!!!' ci accompagna con violenza ed una vena molto speed verso la fine del disco, dove troviamo la title track 'Total Inferno'.
Degno del titolo "affibiatogli", il brano inizia con un epica "marcia" infernale, che precede l’oscura partenza dove il vortice ritmico si lascia andare quasi subito in supporto agli intrecci chitarristici.
Una serie di stop-and-go articolano il pezzo che chiude un album che segna un ulteriore crescita compositiva per i Satanika; un gradino più in alto rispetto al passato ed un'ottima presenza nella scena estream dicui dovremmo andar fieri, visto che si tratta di nostri connazionali!
Tra le influenze sonore in questo capitolo troviamo qualcosa che ricorda un po' certi Behemoth e God Dethroned e Morbid Angel, prima quasi del tutto assenti nelle composizioni della band. I Satanika sono nati per affascinare demolendo, un progetto di appassionati ragazzi attitudinali da far invidia a tantissimi, e stanno continuando il loro cammino andando sempre più vicino al punto in cui sarete del tutto distrutti con gran soddisfazione per i vostri sistemi uditivi.
Sempre senza la presunzione di innovare generi, i Satanika sanno farsi valere e ben risaltare nell’affollato ambiente italiano, e non solo! E' sempre un piacere ritrovarli!