E' iniziato il 2017 e tiro le somme sull'appena trascorso 2016. Certamente non è stato un anno estremamente positivo, pensando a quanti artisti hanno lasciato un vuoto sui palchi, a tristi vicende di cronaca che un po' tutti sappiamo e via dicendo. Ma è anche giusto, soprattutto per come son fatto io, guardare e concentrarsi sul "bicchiere mezzo pieno", perché fossilizzarsi sulla negatività credo ne attiri solo dell'altra, cadendo in un grigio circolo vizioso.
Con Suoni Distorti Magazine, per esempio, abbiamo stilato una classifica del 2016, per ogni componente del meraviglioso Staff, su quelle che sono state le migliori uscite discografiche. La mia personale Toplist si è composta da Sodom, Testament, Discharge, Phil Campbell And The Bastard Sons e Haunted.
Parlare di Sodom per me è un po' come parlare di famiglia. Seguo da tantissimo tempo la band e con il loro ultimo album 'Decision Day' hanno dato ancora una bordata sonora rilevante e di gran classe. I Testament hanno dato una nuova prova di potenza con 'Brotherhood Of The Snake', che mi ha portato in mente - per certi aspetti - il vigoroso percorso che si era fermato con 'The Gathering'. Una rinnovata grinta ed un ottimo stato di salute dei musicisti.
I Discharge, che mi hanno leggermente stupito per esser usciti tramite una major discografica, hanno ribadito chi comanda con il travolgente 'End Of Days' - senza la presunzione di innovare nulla (e guai se così non fosse stato), i britannici hanno rilasciato un proiettile da avere assolutamente, se amate il genere. Per quanto riguarda l'Ep di debutto di Phil Campbell And The Bastard Sons, mi ha fatto piacere ritrovare un ex Motorhead in piena forma, che ha continuato il suo cammino rinascendo e costruendo un suo seguito, senza stare fermo sugli allori o, peggio ancora, sfruttare il suo passato per la propria nuova via. Una mossa intelligente che ha portato come risultato un buon disco omonimo 'Phil Campbell And The Bastard Sons', accompagnato anche dai suoi rockeggianti figli. Se vogliamo dirla tutta, in questo caso ha giocato una sua parte il sentimentalismo, anche se il disco è comunque di valore, ci mancherebbe.
La Top5 si conclude con gli Haunted, che mi hanno lasciato piacevolmente sorpreso con un'omonimo disco, 'Haunted', realizzato praticamente alla perfezione. Dalle lyrics, al sound fino all'artwork, la band siciliana ha esordito al pubblico con un gioiellino doom esoterico che nulla ha da invidiare a nessuno.
Va' da solo che ci sono anche altre uscite discografiche che hanno trovato il mio accoglimento, ma ho limitato la scelta dei primi posti basandomi su sensazioni provate durante l'ascolto e un particolare interesse ed attrazione avuti.
Come credo per tutti, per il resto, è stato un anno movimentato, ricco di nuove conoscenze, alti e bassi (immancabili del resto) e nuove competenze acquisite, d'altro canto non si smette mai di crescere e di imparare no? Amicizie rinforzate, vecchi amici ritrovati e, alcuni, andati via.
Credetemi, molti momenti li vorrei davvero rivivere, ad un concerto dei Buffalo Grillz ho trascorso una splendida serata con una ragazza che definire affascinante è poco! Altri li cancellerei volentieri, ma cercheremo di lasciarli nel baule del dimenticatoio. Che dire alla luce di tutto? In fondo non è stato un anno di merda come tutti continuano a "urlare" - e come urlano ogni fine anno. Che il 2017 sia sempre migliore lo speriamo tutti, ma in quanti entreranno in azione per far si che questo avvenga realmente?
Ringrazierò sempre coloro che hanno arricchito l'anno appena trascorso, quelli che - in un modo o nell'altro - mi hanno dato qualcosa, le persone che mi sono sempre ritrovato accanto (anche a distanza) e quelli piccoli che, di tanto in tanto, mettono i bastoni tra le ruote - che son quelli che aiutano a rinforzarsi fondamentalmente.
Chi vivrà vedrà... BUON 2017 A TUTTI!
Francesco Chiodometallico!