SUPER$HIT 666 e l'omonimo Ep che non ebbe seguito!



Super$hit 666 - 'Super$hit 666' (1999, Inferno Records)

Nel 1999 si unirono sotto il moniker Super$hit 666 quattro artisti della scena rock quali Ginger dei The Wildhearts - voce e chitarra, Dregen dei Backyard Babies - chitarra e voce, Nicke Andersson degli Hellacopters - batteria ed il produttore Thomas Skogsberg - basso.
Il super gruppo registrò un omonimo Ep di sei tracce in tempi brevissimi contenente sei tracce d'impatto che non raggiungono neanche i 19 minuti di durata complessiva; rilasciato da Inferno Records. Non vi furono concerti, apparizioni live o altro della band, solo un Ep che all'epoca girò velocemente nel circuito rock, soprattutto nord europeo, visti i nomi presenti dietro la targa Super$hit 666.
L'Ep, proposto da una formazione che non ebbe mai un seguito, contiene al suo interno anche la collaborazione di Nicke Borg dei Backyard Babies e Chris McCormack dei 3 Colours Red che si prestarono per alcune backing vocals e quella di Peder, batterista dei Backyard Babies, che appare con la sua armonica a bocca.
Il disco è con concentrato di rock'n'roll sparato con un alto tasso di adrenalina e forti influenze garage attorniati da un'attitudine "in your face" come solo i grandi del rock sanno espletare in maniera magnifica. Tra le sei composizioni presenti troviamo 'Star War Jr.' - una versione alterativa a 'Star War' che apparirà sull'album 'Making Enemies Is Good' che i Backyard Babies pubblicheranno nel 2001 per RCA Records (disponibile anche nello split 'Degenerated' tra Super$shit 666 e Backyard Babies del 2009 rilasciato da Spinefarm Records) - e la potente cover di 'Crank It Up' - un brano dei metallers The Rods.
La registrazione è volutamente grezza e diretta, così da lasciare inalterato lo spirito del progetto, che credo sia stato quello di ficcarsi intesta all'ascoltatore e farlo agitare per tutta la durata. Infatti, già dall'opener 'Wire Out' c'è da uscire di testa, con tanta energia - che trova sèguito nella successiva 'Fast One' - con al suo interno parecchi spunti Motorhead style. Ma in fondo, quale band rock'n'roll non vanta nel proprio background musicale la band di Lemmy? Credo quasi nessuna.
Chitarre che lanciano rasoiate su una base ritmica che non vuol saperne di cedere e delle linee vocali che tra momenti "incazzati" e altri un po' più tranquilli si mostrano pronte a fuoriuscire, a volte, anche con certa verve psicotica - molto punk.
Gli animi si calmano un po', ma non molto, con 'Dangermind', dai tempi un po' più cadenzati e una vena strafottente ed arrogante. Sono certo che il ritornello ve lo ritroverete appiccicato in testa, magari mentre siete sotto la doccia e senza rendervene neanche conto. 'You Smell Canadian', aperta da un urlo graffiante, ha un piglio facile pur senza correre alla velocità dei primi due brani di 'Super$hit 666', e un mood adatto per un viaggio lungo la Route 66 a bordo di un Harley Davidson - ed è qui che potrete godere delle linee di armonica donate da Peder.
Se siete amanti del rock'n'rolll viscerale e, in questo caso, anche di pezzi da collezione che segnano la storia, spero per voi riuscirete a trovare una copia dell'Ep.