THE SMOKING BONES e 'Moods', l'Ep di debutto!


The Smoking Bones - 'Moods' (2016, Area Pirata, Double Face, Party Tonite)

Oggi vi parlo dei toscani The Smoking Bones, band nata in parte dalle ceneri dei rockers Killer Penis, di cui vi parlai in occasione degli albums 'Hell in my Place' e 'King of Slaps'. L'intento che unisce questa nuova formazione in fase di debutto con l'Ep 'Moods' è sempre quello di proporre un buon ed energico rock'n'roll stradaiolo con spunti punk made in 77, senza tralasciare sonorità scandinave anni novanta (cito Turbonegro, Gluecifer e Hellacopter su tutti) - per cui non allontanandosi molto alla band citata sopra da cui provengono alcuni membri dei The Smoking Bones.
Cosa contengono queste nuove composizioni? Partiamo dal fatto che non si vuol realizzare in alcun modo un sequel della vecchia band, ma una nuova realtà che riesce in egual modo a travolgere l'ascoltatore, con quel sound proveniente dalla Tearsvalley toscana e, per l'occasione, arricchito con alcuni piccoli influssi che mi hanno portato alla mente certo sleazy americano dei primi anni ottanta.
I quattro brani che compongono 'Moods' sono stati realizzati e registrati con il chiaro intento di far saltare in aria chi si ritroverà ad ascoltarli, senza alcun giro di parole la band va' diretta al sodo. Energia pura, tanta passione che trasuda da ogni singolo accordo, da ogni colpo sulle pelli con musicisti chiaramente uniti da un ottimo feeling e dalla preparazione adeguata. Il cantato grezzo e viscerale viene affiancato quando serve dai cori che tanto stanno bene nel contesto.
Riff che vi trafiggeranno il sistema uditivo, sorretti da una base ritmica incessante e tutto arricchito da assoli ben impostati. Non manca, ovviamente, quell'aria un po' scanzonata ed arrogante che il genere richiede, tra l'altro, a chi piacerebbe un rock'n'roll perfettino ed educato? A me non molto!
Dopo le sferragliate di 'Still Alive', 'Born To Burn' e l'omonima 'Smokin' Bones', la band decide di giungere alla fine del breve ascolto con 'Blues', dall'inizio morbido e in parte inaspettato se paragonato a quanto ascoltato sino ad ora. Però basta attendere poco per ritrovarsi in linea con il resto del lavoro (in questo brano vi è molto presente l'aura sovrastante di Biff Malibu e compagni).
Alla fine dell'ascolto si resta sicuramente felici, seppur l'ascolto sia breve. Un rock genuino, senza nulla di pretenzioso e fatto con l'anima!