MUD - The Sound Of The Province (2017, Thc Diy Prod)
Quando si ha della rabbia dentro occorre trovare sempre qualche metodo per sfogarla così che la stessa non ci soffochi. Tra i vari modi per farlo vi è la musica, così come nel caso dei Mud e del loro nuovo – e terzo – album ‘The Sound Of The Province’.
La rabbia della band li porta alla composizione di un disco devastante composto da dieci nuove canzoni tra cui la cover di ‘Solo Odio’ degli Impact nella parte finale. La band ormai ha una sua schiera di fans in Italia e oltre, con circa un decennio di esperienza e una lunghissima serie di infuocati live. I Mud suonano hardcore, lo sentono, lo vivono e lo sputano in faccia all’ascoltatore con tanta rabbia e franchezza, soprattutto in questo caso in cui l’intero album è una sorta di concept incentrato sulle problematiche che hanno investito pesantemente l’Abruzzo, loro regione di origine, tra terremoti e calamità varie.
Uno sfogo fatto con cognizione di causa e con l’auspicio che tutto vada sempre migliorando portando ad una “rinascita” dal periodo grigio, un po’ come il fiore di genziana (simbolo della Regione) che nasce da un terreno spaccato e provato dagli eventi, rappresentato nell’artwork di copertina – estremamente correlato al contenuto del disco – ed ovviamente anche al chiaro e palese titolo.
La band suona hardcore dicevo, di quelli massicci e senza limiti compositivi, poiché definire i Mud solo hardcore band è limitativo, viste le pesanti influenze thrash, crossover e, in alcuni frangenti, anche death metal. L’album racchiude una furia cieca messa in musica con coscienza ed una qualità indiscutibile, sia dal punto di vista esecutivo che compositivo. Ad arricchire il tutto, inoltre, la presenza del grande Mauro Codeluppi (Raw Power) che canta nella seconda parte del brano ‘Full Speed Ahead’, affiancando il buon Mauro Garbati.
La produzione rende giustizia a tutti i musicisti e, soprattutto, alla musica. Un disco che gli amanti del genere potrebbero procurarsi anche senza pre-ascolto, senza attendersi nulla di nuovo per carità (e chi oserebbe inserire innovazioni in un genere viscerale come questo?) ma procurandosi un album che vi farà saltare in aria le casse dello stereo, la testa e anche lo stomaco. Un impatto notevole che la band porterà in giro per i palchi, come sempre, mietendo vittime ogni dove.
Davvero un gran bel lavoro questo ‘The Sound Of The Province’ dei Mud, creato con una tangibile passione, rabbia e attitudine a go go! Se non li avete mai visti sul palco non perdetevi la prima occasione che vi capiterà, vi farete tanto male ma ne resterete felicissimi!
La band suona hardcore dicevo, di quelli massicci e senza limiti compositivi, poiché definire i Mud solo hardcore band è limitativo, viste le pesanti influenze thrash, crossover e, in alcuni frangenti, anche death metal. L’album racchiude una furia cieca messa in musica con coscienza ed una qualità indiscutibile, sia dal punto di vista esecutivo che compositivo. Ad arricchire il tutto, inoltre, la presenza del grande Mauro Codeluppi (Raw Power) che canta nella seconda parte del brano ‘Full Speed Ahead’, affiancando il buon Mauro Garbati.
La produzione rende giustizia a tutti i musicisti e, soprattutto, alla musica. Un disco che gli amanti del genere potrebbero procurarsi anche senza pre-ascolto, senza attendersi nulla di nuovo per carità (e chi oserebbe inserire innovazioni in un genere viscerale come questo?) ma procurandosi un album che vi farà saltare in aria le casse dello stereo, la testa e anche lo stomaco. Un impatto notevole che la band porterà in giro per i palchi, come sempre, mietendo vittime ogni dove.
Davvero un gran bel lavoro questo ‘The Sound Of The Province’ dei Mud, creato con una tangibile passione, rabbia e attitudine a go go! Se non li avete mai visti sul palco non perdetevi la prima occasione che vi capiterà, vi farete tanto male ma ne resterete felicissimi!