Trevor Adn The Wolves - Road To Nowhere (2018, Nadir Music)
Giunge tra le mie mani 'Road To Nowhere', prima release dei Trevor And The Wolves, progetto capitanato dal possente Trevor - voce degli storici progressive death metallers Sadist, accompagnato da una valida band composta dai chitarristi Francesco Martini e Alberto Laiolo, il bassista Aluigi Antonio ed il batterista Emanuele Peccorini. Il disco è uscito questo mese per Nadir Music e vede al mixer il buon Tommy Talamanca (anche lui dei Sadist).
Dai Trevor And The Wolves, prima di questo ascolto, immaginavo comunque qualche prodotto dalle sonorità estreme o comunque massicce - sulla falsariga della "band madre"; proprio per questo mi sono ritrovato letteralmente spiazzato!
Dopo un intrigante introduzione con tuoni, fulmini e flauti fluttuanti mi aspettavo qualche attacco killer a sorpresa con annesso growl, e invece? Invece parte prima la batteria, poi un riff che mi ricorda qualcosa, poi attacca Trevor con una voce acida che, a sua volta, mi porta in mente la stessa sensazione e... cazzarola questo è hard rock Ac/Dc style!
Dopo essermi assestato durante l'open track 'From Hell To Heaven Ice', per la sorpresa, continuo l'ascolto con interesse godendo pienamente delle soluzioni lineari e crude, dirette e vibranti di quelle che ti prendono in testa ed iniziano a farti battere il piede, come nella successiva 'Burn At Sunrise'.
In questo nuovo progetto Trevor si spoglia della sua usuale "veste estrema" per lanciarsi in un viaggio davvero piacevole condito da basi ritmiche che non cedono in alcun punto, chitarre che giocano bene le loro carte tra riff graffianti ed assoli travolgenti. Su tutto si ergono le linee vocali adatte al contesto: acide, come detto poc'anzi, graffianti al punto giusto e con quella punta di incazzatura che farà felici tutti i fans di Ac/Dc e, in alcuni punti, sfiorando sonorità che devono qualcosa anche ai Motorhead. Il disco funziona e non ha la presunzione di imitare le vecchie glorie citate, anzi, è più un omaggio al quel caro e vecchio hard rock / rock n' roll che ha fatto scuola e continua a farla, proposto con la giusta attitudine, una grinta genuina e con cognizione di causa. La band, infatti, si pone con l'atteggiamento adatto al contesto senza scimmiottare nessuno, inserendosi in quel filone musicale che - palesemente - li affascina e li fa sentire a proprio agio.
'Road To Nowhere' è un viaggio, dicevo, attraverso paesaggi incredibili e la natura selvaggia, in un mondo bellissimo dove Trevor è come se vestisse i costumi e le tradizioni del posto ed ogni brano in esso presente ne rappresenta una tappa. Da momenti più riflessivi si giunge a picchi di energia, attraverso melodie trascinanti e ritmi incalzanti. Non mancano anche alcune inserzioni dalle tinte vagamente folkloristiche come in 'Red Beer', l'aggiunta della splendida voce di Grazia Quaranta ed un eccellente slide guitar impreziosiscono 'Roadside Motel', dalle forti tinte country/southern ed alcuni lievi richiami ai The Quireboys. Ci sono anche tracks potenti ad alto voltaggio come 'Bath Number 666' e 'Spiritual Leader', tra le altre, cariche di adrenalina e pronte a farvi scalpitare.
Visto che le influenze principali di tutto il disco restano comunque gli Ac/Dc mi viene in mente una vecchia intervista in cui il buon Angus Young disse: "Se fa battere il piede funziona, significa che è il pezzo giusto". Allora direi che questo 'Road To Nowhere' di Trevor And The Wolves funziona ed è un disco giusto!
Un artista di spessore come Trevor accompagnato da validi musicisti a cui si sono aggiunte alcune special guests di tutto rispetto come Christian Meyer (Elio e le Storie Tese), Stefano Cabrera (GnuQuartet), il bluesman Paolo Bonfanti, Grazia Quaranta e la sua splendida voce soul, Francesco Chinchella e Daniele Barbarossa (Winterage). Un disco che farà breccia in ogni rocker - e non solo - suonato con passione, diretto, sincero e Rock n' Roll... dannatamente Rock n' Roll!
Un debutto sotto diverse vesti per Trevor che mi ha piacevolmente spiazzato e fatto scoprire la parte più rock e stradaiola del frontman. Dopo questo ascolto non resta che attendere la prima occasione per godermi Trevor And The Wolves dal vivo, perché vi assicuro che ci sarà molto da "scapocciare" sotto al palco!