BRAIN DISTILLERS CORPORATION - Medicine Show


Brain Distillers Corporation - Medicine Show (2018, The Jack Music Records)

Giungono al secondo album i Brain Distillers Corporation con il nuovo ‘Medicine Show’, appena uscito tramite The Jack Music Records – a distanza di due anni dal debutto ‘Ugly Farm’.

La band meneghina sembra aver assestato bene il proprio sound, dedito molto al panorama alternativo americano di cui fanno parte Audioslave, Alice In Chains, Soundgarden, Nickelback, Creed e Blackstone Cherry, tutte bands che hanno influenzato la proposta dei Brain Distillers Corporation senza, però, mettersi eccessivamente in mezzo. I nostri ricevono gli influssi sonori delle suddette band (palesemente parte importante del loro background), però, prendendo gli stessi per poi mescolarli e modellarli creando le proprie composizioni. Tra l’altro sono presenti anche molti aloni Black Label Society style e un gran gusto per la melodia e l’emotività. Su tutto un ben presente ed avvolgente groove che riesce a rendere anche affascinante l’ascolto del disco. Varie influenze che si palesano lungo le undici tracce della release rendendo dinamica la fruizione; fondamentalmente un alternative metal / rock con spunti variegati.

Già dalla title-track posta in apertura, ‘Medicine Show’, l’ascoltatore viene avvolto da ritmiche marcianti con corposi riff e melodie accattivanti. Proprio le massicce pareti di chitarra create da Matteo Bidoglia e Francesco Altare, dal gusto southern, fanno da punto forte. Su queste si erige il cantato di Marco Pasquariello, dimostrandosi non solo un singer dalla indubbie qualità ma anche dalle tonalità piacevolissime. La pozione “magica” a cui fa riferimento il brano potrebbe essere anche il brano stesso, perché vi assicuro che gli darete più di un ascolto.

Durante l’avanazare del disco viaggerete tra varie emozioni, piaceri uditivi e avvolgenti sensazioni. Ovviamente va’ detto che nulla di mai sentito viene prensentato al pubblico (e cosa si dovrebbe innovare veramente nel 2018?), ma i Brain Distillers Corporation hanno, comunque, una propria personalità. Le nuove canzoni, vi assicuro, faranno sì che il cd giri nel vostro lettore più volte – come accaduto a me negli ultimi dieci giorni.

Brani come ‘In The Land Of Colours’, dal piglio fortemente southern, o la travolgente ‘The Storm’ (il titolo già dice tutto) non vi lasceranno indifferenti. Sono presenti anche alcuni influssi velati di blues nelle parti di chitarra su ‘Convince Me’, con wah wah ben inseriti ed un refrain molto caldo. ‘The Brain in The Van’ ha quel mood un po’ arrogante che tanto piace ritrovare nel Rock e il ritornello è altamente contaggioso. Nella seconda metà della track-list i Brain Distillers Corporation trovano anche il tempo per omaggiare gli Alice In Chains con la cover di ‘Man In The Box’, per poi continuare con ‘Nezara Viridula’, aperto da sirene d’allarme e, subito dopo, largo spazio al frontman rabbioso e, al contempo, melodioso.

La base ritmica è un altro buon punto della band, che riesce ad articolarsi e muoversi sui giusti passi senza fallire neanche un istante. In fondo, parliamo di musicisti palesemente ben affiatati tra loro e dalle qualità indiscutibili, sia per quanto concerne l’esecuzione che la composizione. Il basso riesce anche ad avere il suo meritatissimo spazio, mettendosi in mostra in tutta la sua dinamicità. Da sottolineare anche il songwriting maturo e ben realizzato, sinonimo che ci troviamo al cospetto di musicisti con le idee chiare. Tematiche spontanee espresse con cognizione di causa e sentimento.

Momento più energico con ‘A Time For Silence’, dove all’hard rock moderno si accosta all’alternative metal creando soluzioni melodiche e potenti. Il pezzo ha un fascino molto trainante, tra l’altro, con riff taglienti. ‘What is Real for You’ è il momento più southern della release e con un groove ancora più corposo. Apprezzo molto le capacità del frontman nell’accostare bene le voci più fluide a quelle più ruvide e “nervose”. L’antemica ‘Syriana’ chiude il disco lasciando un buon sapore (passatemi la definizione) e farà sì che chi ascolta rimarrà sicuramente soddisfatto.

L’album scorre fluido, senza intoppi, senza noie e si ascolta con immenso piacere. Se lo rimetterete dall’inizio per ascoltarlo ancora una volta è tutto nella norma; dischi come questi sono fatti per questo, per accompagnarvi piacevolmente in ogni momento. Un sound cosiddetto “internazionale” che trovera consensi un po’ in tutti voi, fidatevi! I Brain Distillers Corporation hanno fatto nuovamente un bel lavoro, dimostrandosi per quello che sono, un ottima band!