HAUNTED – Dayburner


Haunted - 'Dayburner' (2018, Twin Earth Records)

Torno a parlarvi degli Haunted, che già ebbi il piacere di incontrare – tra i miei ascolti – con il precedente ed omonimo esordio, ed oggi ritrovo con il nuovissimo e mastodontico album ‘Dayburner’, uscito lo scorso mese nuovamente per la Twin Earth Records.

Se già dal primissimo ascolto venni rapito dalla magia che gli Haunted furono capaci di elargire con il primo disco, in questo secondo capitolo discografico la band siciliana aumenta il dosaggio e lo fa con un certo irrobustimento sonoro, con liturgiche cadenzate in cui ogni speranza di vedere l’alba del giorno dopo diminuisce, con una rimarcata attitudine ed un gusto compositivo rinvigorito e cresciuto, ovviamente – forte di una mastodontica vena evocativa che non lascia assolutamente indifferenti. Se posso permettermi, definirei ‘Dayburner’ un lavoro fatto in maniera magistrale.

Laddove i letali riff delle chitarre di Francesco Bauso e Francesco Orlando si innalzano, monolitici ma avvolgenti, le linee vocali della frontwoman Cristina Chimirri le ritroviamo ancora più tetre e sulfuree, senza perdere quel mood ammaliante che da sempre le contraddistinguono. Per intenderci, immaginatevi il canto di una Sirena ma in veste oscura, pronto ad attrarvi per poi darvi un taglio letale in tutta tranquillità, anche se di “tranquillo” c’è ben poco, visto l’alone sinistro che permea l’intera release. Il cambio di batterista a favore del grande Dario Casabona (già negli Schizo), ha apportato nella band una maggiore dinamicità nella base ritmica, composta anche dal roboante basso di Frank Tudisco, che tra saturazioni e vibrazioni infernali non cede neanche un istante.

Formula vincente non si cambia, dunque gli Haunted restano ben saldi nel proseguire il loro cammino heavy rock / doom con un’attitudine da paura, con un sound ancora più corposo, alcuni ampliamenti circa l’esecuzione, che porta a stati di totale ed angosciante goduria, ovviamente se siete tra coloro che gradiscono tali sonorità. Oltretutto sottolineo che il lavoro dura poco più di un’ora, suddivisa in otto nuove composizioni – una più micidiale dell’altra e delle quali non saprei quale scegliere se dovessi portarmene una come accompagnamento di giornata. Nell’indecisione, mi porto tutto il disco! La band ha dato un taglio maggiormente internazionale alle proprie composizioni e può essere annoverato, a parer mio, tra le vere promesse del panorama doom a livello globale. ‘Dayburner’, quindi, lo troverete sicuramente nella mia personale lista dei migliori album del 2018, su questo non vi è dubbio alcuno!

Seppur ci siano le influenze, immancabili del resto, provenienti da Windhand, Electric Wizzard e gli onnipresenti Padri Black Sabbath (i riff vorticosi su ‘Vespertine’ vi annienteranno), gli Haunted hanno una loro personalità funerea e malinconica, hanno davvero qualcosa da dire (leggetevi i testi quando ascoltate, mannaggia), hanno gli attributi, tutti, hanno una verve compositiva così pesante ed elegante che si sprigiona in maniera palese durante l’ascolto. Da cadenzate color pece si passa da alcuni “stacchi” solitari, come se fossero delle prese d’aria melanconiche plasmate ad influssi spettrali.

Ebbi il piacere di ascoltare un paio di  questi nuovi brani dal vivo, lo scorso Settembre, e già allora capìi la direzione sonora “oppressiva” su cui gli Haunted stavano per muoversi circa il nuovo album. L’ascolto di ‘Dayburner’ ha confermato quanto la band ci aveva lasciato intuire.

Davvero dovrei stare qui a parlarvi di ogni singolo pezzo sgranandolo momento per momento? Invece perché non provate a procurarvi l’album e spararlo ad elevati decibel dal vostro stereo? Vi garantisco che non lo toglierete più dal lettore per un lungo periodo, parola di Chiodometallico! Se alla fine dell’ascolto una pesante sensazione di malinconia si sarà impadronita di voi non preoccupatevi, fa parte del gioco, come si suol dire. Ma, al contempo, state certi che al suo interno troverete anche momenti in cui potrete scapocciare seguendo le cadenze ritmiche come dei dannati!

Band micidiale, disco imperidbile, attitudine pazzesca e livelli compositivi ed esecutivi mooolto elevati!

Di seguito vi lascio il lyric video di 'Waterdawn', seconda traccia del disco e primo singolo estratto!