Quest’anno i Sodom hanno pubblicato il nuovo album ‘Genesis XIX’ tramite Steamhammer, a distanza di quattro anni dal precedente ‘Decision Day’. In questo lasso di tempo Tom Angelripper non è stato fermo, apportando modifiche alla line-up (ora un quartetto) e rilasciando alcuni EP per “tenere buoni i fan” in attesa di questa release.
La strumentale apertura ‘Blind Superstition’ ci introduce all’ascolto, a cui segue la roboante ‘Sodom & Gomorrah’ – primo singolo d’anticipazione – che svela subito le carte in tavola. L’inossidabile Tom Angelripper, a distanza di quasi quattro decenni, continua a brillare con la sua linea vocale ruvida e diretta (spesso indiavolata). Thrash metal vecchia scuola di matrice teutonica come i Sodom ci hanno sempre abituati, con quel piglio quasi hardcore che si evidenzia anche nella successiva ‘Euthanasia’. Il trademark della band è chiaro e non vuol saperne di cedere.
Nell’attuale formazione ritroviamo il chitarrista Frank ‘Blackfire’ Gosdzik (presente negli immortali ‘Agent Orange’ e ‘Persecution Mania’) e il nuovo batterista Toni Merkel, capace di dare una grinta in più nella base ritmica. Potrei dire semplicemente che ‘Genesis XIX’ è il nuovo disco dei Sodom e questo potrebbe bastare a farvi capire di cosa stia parlando. Al suo interno, oltre a diverse parti rimembranti chiaramente le vecchie produzioni, troviamo una audace dinamica e alcuni accorgimenti che fanno sì che il disco scorri senza alcun intoppo, riuscendo ad entrarvi dentro fulminandovi senza pietà!
Non mancano martellate come la title-track e ‘The Harpooner’, né momenti più cadenzati, ma non meno potenti, come quelli contenuti anche in ‘Nicht Mehr Mein Land’. Fino alla chiusura del disco affidata alla cazzutissima ‘Friendly Fire’ avrete di che gioire se amate il metallo pesante e, ancor di più, se siete fan dei tedeschi.
Un disco in cui troverete commistioni sonore che rasentano quasi il black metal degli esordi, con alcune sfuriate death e tanto, tantissimo thrash metal fatto con classe e rabbia. Al suo interno anche alcuni assoli letali e tanti riff monolitici. I Sodom riconfermano la loro efficacia, con rinomata grinta e tanto da dire. Io, personalmente, li adoro da sempre!