Ireful - The Walls of Madness (2021 - varie etichette)
Oggi vi parlo di una nuova band proveniente dalla solare e meravigliosa Palermo, ma che di solare ha poco, vista la furia distruttiva perpetrata dai musicisti coinvolti. Gli Ireful, attivi dal 2019, hanno pubblicato quest’anno l’Ep d’esordio intitolato ‘The Walls of Madness’ – in vari formati per diverse etichette, tra cui anche un’edizione giapponese con due bonus tracks aggiuntive.
La formazione è composta da membri di band che nella scena underground (siciliana in questo caso) hanno elargito – ed elargiscono – ottima musica; Eraser, Shock Troopers, Daemonokrat e Hellraiders, per citarne alcune da cui provenogno questi musicisti decisamente incazzati.
Gli Ireful propongono un martellante thrash metal che renderà felicissimi tutti i fans del genere. Nonostante la band non abbia la presunzione di innovare nulla, mantiene alta la bandiera del genere con prepotenza e attitudine. L’Ep ‘The Walls of Madness’ risulta molto compatto ed omogeneo, con influenze che partono dai Metallica di metà anni 80, ma con quella incazzatura e convinzione efficaci che, forse, Hetfield e compagni avrebbero potuto mettere in più quando pubblicarono il masterpiece ‘Master Of Puppets’ (non me ne vogliano i ‘Tallica fans). Ma non mancano anche ispirazioni più in generale della Bay Area, oltre ad alcuni tratti più europei.
I primi due pezzi – dei cinque presenti, ‘Panzerschreck‘ e ‘Fear and Loathing on U-96‘, si muovono in maniera guerrafondaia, senza esularsi da alcuni istanti più cadenzati e ragionati, mentre dalla successiva ‘Sicko’s Short Fuse‘ si parte direttamente ad un attacco che non lascia prigionieri. ‘Rusty Nail‘ irromperà dal vostro stereo con il rischio di farvi lesionare le pareti di casa, per poi giungere al gran finale con ‘The Walls of Madness’, title-track che racchiude un po’ tutto il senso e l’anima di questa ottima band. Con un inizio cavalcante, il brano, poi, si avvia verso una corsa cieca che vi si schiafferà in faccia senza pietà, per lasciare un pò l’acceleratore in conclusione.
Ogni parte è al proprio posto, dalla feroce base ritmica di Vio-Ful (Fulvio Campanella) alla batteria e Medusa (Anselmo Calaciura) al basso – quest’ultimo anche al microfono dal quale urla rabbia e sguaiatezza lodevoli di Exodus-iana memoria – sino alle chitarre di Thunderbolt (Matteo Sòllima) e MadPig (Fabrizio Ingallina), che tra riff assassini ed assoli affilati non sembrano risparmiarsi in nulla.
‘The Walls of Madness’ degli Ireful è stato prodotto e registrato da Marco Cangelosi allo Stratjvari Recording Lab di Palermo, mentre mixaggio e masterizzazione sono stati curati da Lorenzo Bellia (Noia, Murk, Nightshock) presso Audiovolt Studio (Firenze)
Giungendo alle considerazioni finali, questo Ep sembra venir fuori direttamente dagli anni 80. Sia come produzione, sia come composizioni e, importantissimo, come attitudine selvaggia e stradaiola.
Come si suol dire, promossi!