Nell’aprile del 1984 i seminali Motörhead partirono con il No Remorse Tour, che li vide in giro per diversi palchi in supporto all’allora ultima uscita discografica ‘No Remorse’ (una compilation con l’aggiunta di quattro nuove tracce rilasciata il 15 settembre di quell’anno, la trovi qui).
Tra le varie tappe del tour, i Motörhead passarono anche dal leggendario Variety Theatre di Cleveland, in Ohio (bellissima struttura che oggi, purtroppo, versa in stato di abbandono). Esattamente era il 2 Dicembre del 1984 e lo show fu leggendario!
All’epoca la formazione dei Motörhead era a quattro componenti: Lemmy Kilmister al basso e voce, Phil Campbell e Michael “Würzel” Burston alle chitarre e Pete Gill alla batteria.
Durante la performance della sedicesima canzone in set-list, l’omonima ‘Motorhead’, parte dell’intonaco si staccò dal tetto, cadendo, a causa degli elevati decibel emessi dalla band. L’evento è ormai storico e fece etichettare Lemmy Kilmister e compagni come “La band più rumorosa del mondo”, raggiungendo addirittura i 130 decibel – una roba pazzesca, se consideriamo che stare esposti a un’emissione prolungata di 85 dB comporta un’elevatissima probabilità di danneggiare l’apparato acustico con la conseguente perdita dell’udito.
[Il “record”, sino ad allora, venne tenuto dagli Who con i loro 126 dB raggiunti durante una performance del 1976.]
Per evitare ulteriori danni o, peggio ancora, altri crolli con annesso pericolo per i fans presenti e per la stessa band, i Motörhead conclusero lo show suonando gli ultimi due pezzi, ‘Bomber’ e ‘Overkill’, in acustico.
Presente al concerto vi era l’allora 19enne Joseph Lanza (sfegatato fan dei Motörhead), che fingendosi giornalista riuscì a “intrufolarsi” al Variety Theatre con un pass.
Lo stesso Lanza (originario proprio di Cleveland) racconta di quella serata, non solo per il crollo dell’intonaco (che fece diventare storico il concerto), ma anche di un Lemmy che non tutti forse conoscono e della sua esprienza unica da fan.
Il pomeriggio prima del concerto, la band si presentò all’interno di un negozio di dischi del luogo, lo Shattered Record, incontrando i fan. In quell’occasione Lemmy si dimostrò particolarmente gioviale e molto coinvolto dalla situazione, quindi il giovane si sentì incoraggiato ad avvicinarsi al suo idolo. Ma prima di questo avvicinamento ci sono state situazioni davvero pazzesche che lo stesso Joseph ha raccontato:
<<Ho visto che i Motorhead stavano arrivando in città e iniziai a pensare, “Forse potrei dire loro che scrivo per una rivista e che sto cercando di realizzare una storia sulla band”. Cosi chiamai la loro etichetta discografica e mi proposi!>>
Il giovane Lanza non aveva mai scritto nulla e non era un giornalista, figuriamoci se collaborava per qualche testata. Ma gli venne un’idea per l’occasione: <<Ero amico di David James, un adolescente punk di Parma Heights che portava avanti una fanzine chiamata ‘Negative Print’. Quindi, quando mi chiesero per chi scrivevo, citai la suddetta.>>
La “rivista” del caso era un prodotto molto underground, realizzato con fotocopie e con un seguito abbastanza esiguo. Tuttavia Joseph mentì, poiché l’etichetta non conosceva quella piccola realtà locale: <<Mi hanno chiesto quale fosse la circolazione di ‘Negative Print’ e io ero tipo “uh, uh, uh… 130.000 copie?”>> In realtà si aggirava intorno alle 100 copie, quando andava bene.
A seguito della telefonata il giovane non ebbe immediati riscontri: <<Non ho sentito nessuno successivamente ed ho pensato, “Beh, almeno ci ho provato, però mi hanno beccato”. Poi, tipo tre giorni prima dello spettacolo, ricevo la chiamata di conferma!>>
Prima dello spettacolo dei Motörhead, Joseph si ritrovò al cospetto di Lemmy, intento a sorseggiare il suo amato Jack Daniel’s (immaginiamo l’emozione). Lo stesso racconta: <<Ero agitato. Lemmy mi diede una bottiglia di Jack e disse: “Ecco qua, questo ti calmerà”. Beveva e fumava moltissimo! Ci ritrovammo insieme, nel tourbus, e andammo immediatamente d’accordo. Lui capì subito che ero troppo giovane per fare quel mestiere, era davvero molto intelligente! Ma fece di tutto per non farmi sentire stupido o cattivo per questo. Non gli importava neanche dell’intervista – era solo un ragazzo davvero simpatico che voleva divertirsi.>>
Alla fine del tempo concesso, Lanza uscì dal bus per entrare al Variety Theatre e godesi lo spettacolo, ma inciampando perse il suo pass. Quindi tornò indietro per recuperarlo; si recò nuovamente al tourbus dei Motörhead convinto di averlo dimenticato al suo interno: <<Sono tornato all’autobus ma vidi Lemmy che aveva iniziato a camminare verso il locale. Gli spiegai l’accaduto… prese il suo pass per il backstage e me lo diede, dicendo “Usa il mio, non mi serve, penso che sappiano chi sono!”>>
Circa il concerto e l’intonaco caduto, Joseph racconta: <<È stato incredibile vederli suonare mentre l’intonaco veniva giù. Tutti guardavano in alto, anche la band indicava l’intonaco che cadeva durante le canzoni!>>.
Il concerto dei Motörhead al Variety Theatre del 2 Dicembre 1984, è stato l’ultimo show ospitato dalla struttura. Successivamente venne chiusa per inagibilità.
Di seguito alcune foto da quello storico concerto dei Motörhead scattate da Joseph Lanza:
Questa la set-list suonata dai Motörhead in quello show: Iron Fist / Stay Clean / Heart of Stone / The Hammer / Metropolis / Shoot You in the Back / Jailbait / Killed by Death / Ace of Spades / Steal Your Face / Nothing Up My Sleeve / (We Are) The Road Crew / Bite the Bullet / The Chase Is Better Than the Catch / No Class / Motorhead / Bomber (acoustic version), / Overkill (acoustic version).
Il Variety Theatre di Cleveland, Ohio (U.S.A.)
Costruito nel 1927, il Variety Theatre ha ospitato uno dei primi cinema a schermo singolo di Cleveland, prima di diventare un iconico luogo di musica. Il palco principale, ampio 20.000 piedi quadrati, ha ospitato artisti del calibro di Metallica, Dead Kennedys e REM prima della “fatale” esibizione dei Motörhead. Da allora venne abbandonato e lasciato a se stesso.
Dalle ultime notizie di cui siamo a conoscenza (risalenti all’Aprile 2015), si dice che grazie agli sforzi della The Friends of the Historic Variety Theatre, un’organizzazione proprietaria dell’enorme edificio, è stato realizzato un progetto per rigenerare il luogo. Come ha riportato – nella data indicata sopra – il britannico DailyMail, pare che l’organizzazione abbia in programma di abbellire la sezione teatrale dell’edificio, trasformandola ancora una volta in un luogo di musica. Chi vivrà vedrà…